«Sono voluto venire per l'ultima cena..., se scelgono Maroni». È stato accolto cordialmente ma ha riposto con una battuta tranchant, Gabriele Albertini (nella foto), che ieri sera dopo essere stato a Roma al battesimo del movimento di Luca Cordero di Montezemolo è arrivato alla cena del Pdl, sotto un tendone allestito nel cortile di Palazzo Lombardia. L'ex sindaco, candidato alla presidenza della Regione Lombardia, ha ribadito che è pronto a restituire la tessera del partito al coordinatore lombardo, Mario Mantovani, se il Pdl deciderà di appoggiare Roberto Maroni (da lui definito comunque un «personaggio dignitosissimo»). «Io non ho obiezioni» a un'eventuale alleanza con la Lega - ha spiegato. «Vogliono stare da soli, però stanno insieme solo se c'è Maroni candidato. È un punto di vista rispettabile però, se il nostro partito fa la scelta di stare con la Lega solo esclusivamente con Maroni candidato, non è più il mio partito», ha continuato. A chi gli chiedeva se, in tal caso, ha intenzione di ritirare la sua candidatura, ha risposto: «No, sono già candidato da altri». Aggiungendo che con la sua candidatura «si potrebbe aggiungere qualcosa alla base elettorale dei nostri partiti».
Quindi Albertini ha commentato l'ipotesi suggerita da Pier Ferdinando Casini (Udc): una sorta di ticket tra lui e il candidato alle primarie del centrosinistra, Umberto Ambrosoli: «Con Ambrosoli - ha risposto - ho un rapporto eccellente, l'ho conosciuto quando ero sindaco e ho istituito una borsa di studio intestata al padre. Mi piace, ma non so se posso andare d'accordo con tutti quelli che stanno con lui».
L'ex sindaco è stato accolto con un applauso dalla platea dei partecipanti alla cena e si è seduto a un tavolo con l'ex ministro Ignazio La Russa, l'europarlamentare Mario Mauro e l'ex vicesindaco (e suo amico) Riccardo De Corato.
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