Il fronte sta per essere aperto. E la battaglia sulla città metropolitana sarà politica e giuridica, perché il centrodestra ha già annunciato che considera illegittimo il percorso tracciato dalla riforma Delrio, e in particolare la previsione che assegna al sindaco del Comune capoluogo, in questo caso Milano, il potere di governare su tutta la ex provincia, senza essere stato eletto né direttamente né indirettamente dai cittadini. Forza Italia dunque convoca sindaci, consiglieri e coordinatori comunali per discutere di questo percorso che nei prossimi anni cambierà volto alle istituzioni di Milano e dell'hinterland, dalle zone ai Comuni. Il 7 luglio, nel centro congressi di Confcommercio in corso Venezia, con il coordinatore regionale Mariastella Gelmini, quello provinciale Luca Squeri e il responsabile città metropolitana Bruno Dapei, il partito riunirà qualche centinaio di eletti e dirigenti che studieranno le modalità con cui a settembre sarà eletto il consiglio metropolitano e l'anomalia di questo sindaco che governa su tutta la «provincia».
Intanto si è formata la segreteria cittadina del partito: sette i membri di questo organismo creato «per prepararci alla sfida delle elezioni comunali», come spiega il coordinatore cittadino del partito Giulio Gallera.
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