E alla fine la spunta il sindaco Giuliano Pisapia. Almeno sui tempi. Slitta ancora la decisione sulla sede della Cittadella della salute, così come richiesto allinizio del mese dal Comune di Milano. Il Pirellone è clemente e ritira lultimatum lanciato a Pisapia. «Va bene concedere più tempo ma la cortesia istituzionale non può andare oltre i dieci giorni» avevano puntualizzato i tecnici regionali. In realtà la «cortesia» arriverà a un mese pieno. E, a questo punto, chissà se il tempo basterà a Pisapia e ai suoi per raccogliere la documentazione necessaria sulla caserma Perrucchetti o per trovare unaltra sede da proporre. In ogni caso il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni garantisce «tempi brevi» per il nuovo polo sanitario che riunirà neurologico Besta e istituto dei Tumori. Il sindaco, spiega Formigoni, «mi aveva chiesto un periodo di riflessione che è stato usato per uno scambio di dati. Entro il 31 maggio credo di essere in grado, insieme alla mia giunta, di compiere la scelta sulla base di un esame oggettivo. Il sindaco mi invierà a breve le sue riflessioni».
Per ora cè solo un dato certo: evidentemente a Palazzo Marino ci si è resi conto un po troppo tardi del valore della partita in ballo. E ci si è accorti quasi fuori tempo massimo del rischio di veder scivolare la cittadella sanitaria fino a Sesto San Giovanni, al di fuori del confini milanesi. Uno smacco che avrebbe fatto (o che farà) perdere appeal alla Milano della sanità, che oggi conta i maggiori ospedali e che rischia di perderne due tra i più rinomati.
Per ora sul tavolo dei tecnici, le carte più convincenti sono quelle che riguardano Sesto San Giovanni e larea delle ex Falck. La zona risulta ben collegata, abbastanza grande ed è inoltre già in corso la bonifica per ripulire i terreni dai residui industriali. Il dossier sulla caserma Perrucchetti invece non seduce fino in fondo e sembra piuttosto incompleto.
In queste ultime due settimane il Comune cercherà di mettere assieme i documenti mancanti. Oppure tirerà fuori dal cilindro unaltra possibilità pur di mantenere il polo sanitario in città.
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