Fuori il carnevale, dentro la Quaresima. Fuori la musica, dentro la Messa. La manifestazione elettorale della sinistra in piazza Duomo riportava in un clima da maschere e coriandoli e le note salgono sul sagrato ed entrano in Duomo, dove i fedeli pregano con sottofondo musicale rock. Per sostenere il candidato Ambrosoli e per chiudere in un centro senso la campagna delle politiche sono arrivati tutti. Da Pierluigi Bersani a Niki Vendola al sindaco Giuliano Pisapia. E così il candidato «civico» Ambrosoli si è ritrovato sommerso dalle bandiere del Pd e dal quelle rosse di Sel. E' stato persino rispolverato Romano Prodi. E mentre in cattedrale si parla di penitenza, il segretario del Pd annuncia tra le priorità «i diritti delle coppie omosessuali ad avere unioni civili». Se non fossero temi serissimi e la dichiarazione una specie di sfida in casa sui valori, verrebbe da pensare a don Camillo e Peppone. Tra una canzone e l'altra, i politici della sinistra parlano del futuro che preparano per la Regione.
Il candidato presidente della Regione della sinistra ha toni barricaderi: «Il 25 aprile questa volta arriverà a febbraio, la settimana prossima». Una «liberazione», parola che ritorna anche nelle parole di Vendola. Più che di programmi e contenuti, si parla molto del nemico da battere: Roberto Maroni. E i toni sono quelli della battaglia. Insulti compresi- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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