Cronaca locale

Clochard muore in strada, probabile malore

Settantadue anni, origini romene. Costantin Stroe era già morto ieri mattina quando alcuni passanti si sono accorti di lui, un senzatetto accoccolato a terra in un angolo di piazza Luigi di Savoia, accanto alla stazione Centrale. Sembrava dormisse, ma i soccorritori delle ambulanze arrivati poco prima delle 8, hanno potuto solo appurare che quel mucchietto di abiti stinti, le braccia e le gambe in posizione fetale, il viso scuro e gli occhi dalle ciglia lunghissime chiusi, appartenevano a qualcuno che ormai non c'era più.

Un malore legato alla canicola? È più che probabile secondo il medico legale. In tasca Costantin aveva documenti da cui è emerso che era cardiopatico. E si sa, il troppo caldo o il troppo freddo possono risultare fatali a chi è malato di cuore. E quello di Stroe era davvero debole. In passato l'uomo aveva avuto infatti problemi di dipendenze, ragion per cui nel 2017 era stato accolto al Centro aiuto stazione Centrale (Casc) - il centro di aiuto di Palazzo Marino - dove risulta fosse seguito sin dal 2014. Una aggravante al suo cagionevole stato di salute, certamente il fatto che il clochard nel frattempo fosse diventato un «irriducibile». E l'anno scorso quando gli venne proposto l'ingresso in comunità, lui aveva rifiutato. Era il 25 novembre. Poi al Casc non l'avevano più rivisto.

Considerando predominante l'ipotesi del malore l'autorità giudiziaria ha autorizzato il trasferimento all'obitorio della salma, senza predisporre ulteriori indagini.

PaFu

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