Colpo in gioielleria: i rapinatori beffati da una scarpa

Sono tre giovanissimi «trasfertisti» pugliesi i rapinatori che il 24 ottobre scorso hanno derubato di incasso e preziosi alla «Gioielleria Washington» di via De Amicis 49, nel pieno centro città, legando e malmenando selvaggiamente la coppia di titolari. I tre - i 18enni Antonio Fabbiano e Antonio Bua, insieme con il 20enne Antonello Scirpoli che aveva fatto da palo - sono stati arrestati ieri mattina a Vieste (Foggia) dove risiedono, dagli investigatori della squadra mobile, con l’aiuto dei colleghi foggiani e del commissariato di Manfredonia.
Quel giorno i tre si erano presentati nel negozio di preziosi nel corso della mattinata per fare un sopralluogo e poco dopo le 18 erano tornati per mettere a segno il colpo. Mentre fuori impazzava il traffico e sul marciapiede si accalcavano i milanesi che tornavano dal lavoro, la gemmologa 48enne Cinzia C. e il marito di 49 anni erano stati aggrediti e picchiati e poi portati nel piccolo retrobottega e legati con del nastro adesivo; alla signora i rapinatori avevano addirittura messo la testa dentro il water. Sempre secondo l’accusa, i due 18enni avevano poi arraffato dal bancone, dalla vetrina e dai cassetti, gioielli, preziosi e orologi per un valore di 65mila euro, oltre all’incasso di 12mila euro. Mentre stavano uscendo, il commerciante, riuscito a slegarsi, li aveva assaliti nel disperato tentativo di fermarli, ma era stato ferito al viso e alla testa con un piccolo coltello da cucina e con il calcio di una pistola.
Nella violenta quanto rapida collutazione con il proprietario, Bua perse una scarpa che fu ritrovata dagli investigatori nella gioielleria e il giovane, fuggito dopo il colpo con i complici nella vicina fermata del metrò «Sant’Ambrogio», era stato ripreso dalle telecamere di sicurezza mentre si allontanava come se nulla fosse camminando nella stazione con un piede scalzo (nella foto).

I gioiellieri feriti passarono 20 (lei) e 30 (lui) giorni in ospedale.
Nelle abitazioni dei tre - tutti disoccupati e due con piccoli precedenti - sono stati sequestrati gli abiti che indossavano durante la rapina, ma la pistola non c’era.