In coma per un pugno sferrato da un sedicenne

Armato di un tirapugni in acciaio (nella foto) ha colpito al volto un uomo di 36 anni provocandogli gravi traumi. Per questo un sedicenne, con precedenti, è stato fermato dai carabinieri con l'accusa di lesioni personali volontarie pluriaggravate. Il ferito, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Varese, è in coma farmacologico. Resta in prognosi riservata, ma le sue condizioni sono stabili. L'episodio è avvenuto domenica nel parcheggio di un bar a Casalzuigno, nel Varesotto, sulla strada statale 394. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri il minorenne avrebbe affrontato un ventunenne, colpevole di avergli «mancato di rispetto» nelle ore precedenti, durante una festa di compleanno a Brenta, un paese vicino, colpendolo con violenza al volto. E quando un passante ha cercato di bloccarlo ha colpito anche lui con un pugno al volto. L'uomo si è accasciato a terra, è stato soccorso e trasportato in ospedale. Dopo l'aggressione il ragazzo è fuggito, ed è stato rintracciato oggi dai carabinieri, che lo hanno fermato non appena è tornato a casa, a Brenta. L'adolescente è stato portato nel carcere minorile Beccaria di Milano.

Un paio di anni fa fece scalpore a Milano la violenta vicenda di tre ragazzi, due uomini e una giovane, tra i 26 e i 27 anni aggrediti a colpi di tirapugni e rapinati da una tizio che li aveva sfiorati passando con la sua macchina a tutta velocìtà. Quando i tre lo avevano insultato, lui aveva inchiodato la vettura, prendendo dal portabagagli un tirapugni e uno svitabulloni. Con questi aveva preteso dai tre portafogli e cellulari, ma le vittime erano riuscite a rifugiarsi dentro un androne.

L'aggressore, ancora più adirato, aveva spaccato il vetro della portineria, colpendo uno dei ragazzi al volto con il pugno di ferro e provocandogli un trauma facciale che poi era degenerato in coma. Il giovane si salvò per un soffio. E il balordo - Matteo B., un meccanico di 26 anni - venne arrestato per rapina aggravata.