il commento 2 Ecco il messaggio: sfondate le porte e vi ascolteranno

«È solo con la lotta che si ottengono i risultati, e il tavolo di oggi ne è un esempio». Hanno ragione loro. Gli autonomi del Cantiere che hanno fatto irruzione nel palazzo comunale di via Pirelli, hanno occupato il primo piano e hanno minacciato di non andarsene finchè l'assessore alla Casa non li avesse ricevuti. Era fuori sede, si sono precipitati altri due pezzi della giunta, hanno fissato un incontro il giorno dopo. I militanti hanno preteso un comunicato in cui il Comune chiedesse al governo il blocco degli sfratti. Fatto. Ieri sono arrivati minacciosi all'incontro in piazza Beccaria, costringendo una schiera di poliziotti, vigili e carabinieri (che dovrebbero essere impegnati su altre emergenze, poi il Comune si lamenta del taglio delle forze dell'ordine) a guardarli a vista per due ore. Tanto è il tempo concesso da due assessori e un tot di dirigenti ai no global che il giorno prima avevano commesso un atto fuorilegge, l'occupazione di un luogo pubblico. E non era la prima volta. In un caso a Palazzo Marino mesi fa sono arrivati come delle furie ferendo i vigili all'ingresso. Quanti pensionati, genitori, anche inquilini delle case popolari, assediati e minacciati da abusivi, avrebbero questioni da sottoporre alla giunta. Probabilmente inviano lettere, provano a telefonare alle segretarie per avere un appuntamento. Funziona così in un Paese civile. Si bussa, non si «sfonda».

E le istituzioni prima di stendere tappeti rossi ai prepotenti dovrebbe pensare alle conseguenze della lezione sui giovani. Gli altri, quelli che chiedono ancora per favore e non credono che debba valere sempre le legge del più forte.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica