Se qualcuno aspettava la seduta del consiglio comunale di lunedì sera per capire cosa i sestesi pensano in merito alla nuova sede del centro culturale islamico in via Vittorio Veneto non è stato deluso. Non era ancora iniziata la discussione delle due mozioni presentate dalla minoranza di Sesto San Giovanni - le quali chiedevano uniniziativa referendaria in merito allubicazione del centro culturale islamico che nel parlamentino dellex Stalingrado dItalia gli animi si sono surriscaldati. Insulti e urla lhanno fatta da padrone tanto che il presidente del consiglio Felice Cagliani è stato costretto più volte ad intervenire sospendendo alla fine la seduta.
«Chiedo scusa ha detto , invito tutti a stare seduti. Non obbligatemi a sgomberare laula perché non è così che si può discutere». Ma nonostante le continue esortazioni a mantenere la calma, nulla da fare. I lavori sono stati sospesi. Momenti di tensione tra cittadini e politici, divisi dalla polizia locale, sono serpeggiati nel parlamentino cittadino. Nonostante la pausa però le urla sono risuonate anche a chi da casa stava seguendo il consiglio online. Alla fine è dovuto intervenire anche il primo cittadino Giorgio Oldrini. Solo dopo una decina di minuti si sono potuti riprendere i lavori. Al termine della serata le due mozioni, una della Lega Nord, la cui capogruppo Alessandra Tabacco è stata insultata da due cittadini, e quella della Pdl sono state bocciate.
«Ancora una volta - hanno spiegato i consiglieri di opposizione Antonio Lamiranda e Franca Landucci - il sindaco e la sua maggioranza hanno bocciato in aula consiliare la richiesta del Pdl di indire un referendum consultivo per lindividuazione del luogo ottimale per la città dove trasferire il centro islamico di via Tasso. Lo spostamento del centro islamico in un luogo, quello di via Vittorio Veneto, riconosciuto da tutti essere poco idoneo alloccorrenza, è un atto contro gli interessi della città che genererà conflitti anziché integrazione. Ieri sera lavvisaglia con i tumulti in aula consiliare tra il pubblico partecipante».
Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino. «Noi che abbiamo la responsabilità di governare una città importante come Sesto San Giovanni - ha spiegato Giorgio Oldrini - e non ci siamo mai sottratti a nessun confronto, dobbiamo fare di tutto perché il centro islamico apra solo dopo aver avuto tutti i permessi necessari da parte di Asl e vigili del fuoco e che gli abitanti di via Vittorio Veneto siano tutelati rispetto ai possibili disagi.
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