Confidi, 22 milioni per facilitare l'accesso al credito

Oltre 22 milioni di euro per rafforzare il sistema dei Confidi della Lombardia e così consentire, soprattutto alle piccole e medie imprese, un più facile accesso al credito, tema che rappresenta una assoluta priorità per il mondo produttivo in questo periodo di crisi; l'avvio di un'azione di 'due diligence' rivolta agli stessi Confidi per fotografare lo stato dell'arte e studiare ulteriori interventi.

La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell'assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione - di concerto con gli assessori all'Economia, Crescita e Semplificazione, al Commercio, Turismo e Terziario e all'Agricoltura - ha approvato due provvedimenti per dare una risposta concreta all'esigenza, da più parti espressa dalle imprese lombarde, di facilitare l'accesso al credito. "Questi provvedimenti - ha spiegato il presidente - sono coerenti con le priorità indicate all'inizio della legislatura e cioè il lavoro. Aiutare le imprese significa più posti di lavoro e significa dare sollievo ai nostri giovani". "Il pacchetto complessivo per intervenire a favore delle imprese che vantano crediti nei confronti dei Comuni lombardi - ha aggiunto il presidente - è di un miliardo. In questi giorni infatti abbiamo trovato altri 500 milioni di euro, che si aggiungono ai 500 già individuati in precedenza. Il provvedimento del Governo che va in questa direzione non si applica ai nostri Comuni, perché i nostri Comuni i soldi li hanno ma non li possono spendere per via dei vincoli del patto di stabilità. Da questo punto di vista l'intervento della Regione è fondamentale".

Con una delibera del 25 novembre 2009, la Giunta regionale aveva messo a disposizione dei Confidi lombardi finanziamenti sotto forma di prestiti per sostenere la loro attività. "Con il provvedimento varato oggi - ha spiegato l'assessore alle Attività produttive - è stato deciso di trasformare i prestiti in contributi alle imprese socie dei Confidi di primo e secondo livello lombarde con vincolo di destinazione all'aumento del capitale sociale". In sostanza i finanziamenti erogati in un primo momento sotto forma di prestiti, diventano contributi a fondo perduto, che andranno a rafforzare il capitale sociale dei Confidi "permettendo - come ha spiegato il presidente in conferenza stampa - di rilasciare garanzie per ulteriori 500 milioni di euro".

Nell'attuale scenario congiunturale il sistema dei Confidi svolge una funzione fondamentale a sostegno dell'accesso al credito delle Mpmi, facilitandone la relazione con il sistema bancario e contribuendo a superare la progressiva restrizione nell'erogazione dei finanziamenti. I Confidi infatti sono soggetti che rilasciano garanzie collettive a fronte di finanziamenti erogati a favore delle imprese associate. I Confidi lombardi hanno messo in atto negli ultimi anni una radicale trasformazione, passando da un contesto notevolmente frazionato a una realtà sempre più caratterizzata dalla presenza di pochi operatori di medie e grandi dimensioni, talvolta operanti anche su scala nazionale. La Lombardia rappresenta un laboratorio per l'intero sistema delle garanzie, sia per la centralità e il peso del mercato nel contesto nazionale, sia per il modello di sviluppo seguito nella definizione dei rapporti tra Istituzioni pubbliche e Confidi, sia per il ruolo giocato dal sistema pubblico nel supporto e nell'accompagnamento del processo di razionalizzazione del mercato.

In Lombardia sono presenti circa 35 Confidi e 13 sono quelli iscritti nell'elenco degli intermediari vigilati da Banca d'Italia. Il mercato delle garanzie in Lombardia rileva che, a fine 2011, i Confidi censiti detenevano uno stock di garanzie superiore ai 3,6 miliardi di euro.

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