Coprifuoco e ristoranti aperti. La Regione vuol ripartire il 26

Mozione al governo per il via anche ai locali al chiuso. Il consiglio chiede di posticipare alle 23 il rientro serale

Coprifuoco e ristoranti aperti. La Regione vuol ripartire il 26

La zona gialla si avvicina sempre di più e potrebbe diventare uno scenario concreto già da lunedì. Lo pensa da giorni e lo ha ribadito ieri il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, supportato dai dati in continuo miglioramento. «I numeri stano gradualmente migliorando, se le cose dovessero continuare ad andare come in questi giorni, ci sono buone possibilità che si ritorni gialli. Noi siamo pronti a ripartire - ha concluso - la Lombardia ha fatto tutto quello che si doveva».

In realtà dal quadro scattato dal report quotidiano della Regione Lombardia, il nostro territorio avrebbe potuto cambiare fascia già settimana scorsa, o almeno nell'ultimo monitoraggio presentava parametri da zona gialla, «bloccata» dal governo fino almeno a lunedì. Per quanto riguarda gli indici più significativi: l'incidenza dei positivi su 100mila abitanti lunedì si attestava a 147 (250 è il valore limite per la rossa) mentre l'indice Rt, che misura la contagiosità nel tempo, venerdì era a 0,78, ben oltre la soglia critica dell'1.

Ieri intanto si sono registrati 1.670 nuovi casi con un indice di positività del 3,5 per cento (46.901 i tamponi processati), sono scesi di 33 unità i ricoveri nelle terapie intensive che calano così a 675, mentre i posti letto occupati negli altri reparti sono saliti a 4.639 (+16).

Più cauto il governatore sulla delicata questione del coprifuoco, oggetto di acceso dibattito nel governo nei giorni scorsi, e che ha visto tra i più strenui sostenitori dello slittamento alle 23 il leader della Lega Matteo Salvini. Richiesta girata ieri al Governo dalla conferenza Stato - Regioni. «Il coprifuoco è una di quelle misure - replica Fontana - che deve tenere conto dell'evoluzione della situazione, ma in questo momento credo che sia più importante pensare alle attività commerciali che devono cominciare a lavorare. Bisogna valutare di giorno in giorno l'evoluzione dei numeri, gradualità e buonsenso sono fondamentali. Con questo Governo c'è un dialogo continuo, rispetto al precedente, ed è un grande vantaggio».

Va in questa direzione, per altro, la mozione approvata ieri dal consiglio regionale, primo firmatario l'ex assessore al Welfare Giulio Gallera (Fi), che chiede lo slittamento appunto dello scattare dei divieti dalle 22 alle 23 e la possibilità di «estendere anche ai locali con ambienti al chiuso l'avvio dei servizi di ristorazione al tavolo», che verrà autorizzato per i ristoranti all'aperto da lunedì nelle Regioni in gialla. Il documento invita inoltre la Giunta a stanziare risorse per la compartecipazione alle spese degli esercenti per gli allestimenti delle strutture esterne dei locali. La mozione è stata votata all'umanità, con l'eccezione del Pd sulla parte del coprifuoco.

É andata diversamente la votazione alla Camera, dove «Fdi ha presentato un emendamento che chiedeva, oltre alla apertura dei ristoranti, l'estensione del coprifuoco (alle 24) - denuncia Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia - ma è stato bocciato da tutta la maggioranza, anche cioè da quei partiti che in Regione chiedevano la medesima soluzione».

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