Cortei sui diritti: danni e traffico in tilt

Tensioni con 500 giovani in piazza. De Corato accusa: «Il centro città non protetto»

New Jersey, vetrine e un consolato imbrattati, bombe carta e fumogeni, negozi occupati, un blitz fallito in Stazione Centrale. Ci sono stati momenti di tensione ieri mattina tra i circa 500 studenti dei collettivi - secondo i dati della Questura - che, in occasione della Giornata Mondiale dello Studente sono scesi in piazza per manifestare contro l'alternanza scuola lavoro, a favore dello ius soli e per i diritti di cittadinanza. Al grido di «Chi non salta un fascista è» e «Lo studente paura non ne ha» il corteo ha attraversato il centro, creando disagi al traffico e ritardi ai mezzi di superficie, lasciando dietro di sè una scia di vandalismi, muri imbrattati e polemiche. Il serpentone si è snodato da piazza Cairoli, lungo Duomo, piazza Scala, Porta Venezia, Buenos Aires, Stazione Centrale, per arrivare davanti alla sede della Regione.

La rete dei collettivi studenteschi aveva organizzato diversi blitz e azioni dimostrative per colpire le Poste, Mcdonald's i negozi Zara e Benetton, il consolato della Libia e degli Usa.

Dopo aver imbrattato il jersey di sicurezza di via Dante, gli autonomi hanno improvvisato un blitz davanti alla sede centrale delle Poste, in piazza Cordusio. Vetrine imbrattate con spray e lancio di uova per Zara in via Torino e Benetton, all'angolo di piazza Duomo. Imbrattato anche il portone dell'Inps di piazza Missori e il portone d'ingresso del consolato della Libia. Scritte, fumogeni e scatole date alle fiamme per McDonald's in Porta Romana. La situazione è degenerata davanti alla Prefettura, dove alcuni ragazzi con il volto coperto e tute bianche e rosse hanno lanciato dei water verso la polizia. Gli agenti avevano sistemato un blindato di traverso per bloccare la strada.

Occupato per un'ora e mezza il negozio Zara di corso Buenos Aires: «È una delle 16 grandi aziende che sfrutta ragazzi come noi. Vogliamo fermare l'alternanza scuola-lavoro - le parole di un portavoce - non perché siamo dei bamboccioni, come dice qualcuno. Vogliamo un mondo del lavoro dignitoso. Non ci stiamo». Poi il corteo si è spostato in Stazione Centrale, dove pero i ragazzi che voleva entrare in stazione, sono stati respinti dalle forza dell'ordine.

«Carta igienica e pezzi di wc davanti alla prefettura ed edifici e vetrine imbrattate vicino a piazza del Duomo, Missori e Porta Romana: questi i danni dei no global nel centro storico - tuona Riccardo De Corato, portavoce di FdI in Regione - che dovrebbe essere protetto, almeno perché è sotto tutela. Eppure prefetto, questore e sindaco non hanno fatto niente per proteggere il centro nè per prevenire».

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