La Cortese tradita dalle colf Spariti due milioni di gioielli

Rubata dalla villa dell'attrice 93enne una collezione di preziosi. In manette le governanti sudamericane

«La Giovanna» - per l'ormai ex grande attrice Valentina Cortese (ha 93 anni) - era molto più di una badante, di un' assistente domestica o di una governante. Cinquantanovenne, di origini salvadoregne, «la Giovanna» a tutti gli effetti era una persona di famiglia che accudiva la signora Cortese da oltre trent'anni. Per questo sarà un colpo durissimo quando quella che è stata senz'altro una delle nostre maggiori interpreti cinematografiche, scoprirà che la donna a cui aveva affidato la propria vita a occhi chiusi, insieme all'altra sua donna di fiducia - una peruviana 44enne che da 15 anni vegliava sul sonno dell'attrice e quindi dormiva in casa Cortese - sono state fermate dagli investigatori della sezione «antirapine» della squadra mobile di Milano per aver realizzato un furto milionario, da almeno 2 milioni di euro. Un reato messo a segno proprio nella villa dell'attrice, nel cuore della Milano più bella e signorile, alle spalle di via Manzoni e a due passi dal Quadrilatero della moda.

Valentina Cortese è da tempo allettata e bisognosa di cure. La polizia, infatti, sostiene che la signora non si renda conto ancora dell'accaduto - che le verrà raccontato con tutta la delicatezza possibile e col tempo - ma che continui a cercare con insistenza, com'è comprensibile, le due donne che si prendevano cura di lei. E che costituivano il suo mondo quotidiano.

«Dirle chiaro e tondo come stanno le cose, anche secondo i medici, potrebbe anche peggiorare di molto le sue condizione di salute se non esserle fatale».

Le due latinoamericane sono state fermate venerdì scorso con l'accusa di furto aggravato. Il gip del tribunale di Milano ha convalidato il provvedimento disponendo per entrambe gli arresti domiciliari. Le due donne sono anche accusate di aver sottratto un anello con un diamante da dieci carati e del valore di 200mila euro, il cui furto era stato denunciato nel settembre 2013.

Dopo quel furto, infatti, la famiglia dell'attrice aveva deciso di installare due casseforti a muro per riporre oltre 30 scatole con la preziosa collezione di gioielli storici, molti dei quali firmati Bulgari e Van Cleef & Harpers. Il primo armadio blindato si trova nella camera da letto dell'attrice, mentre la seconda cassaforte si trova in un corridoio e custodisce la chiave della prima, che viene aperta anche digitando una combinazione. Gli unici ad avere accesso a chiave e combinazione erano la nuora dell'attrice (moglie dell'amatissmo figlio Jackie Basehart, mancato l'anno scorso) - e sua unica erede - e le due governanti.

I sospetti degli investigatori e del pm David Monti si sono fin da

subito orientati su di loro, ma per arrivare al fermo sono stati necessari mesi di investigazioni. Le due donne si sono sempre dichiarate innocenti. Oltre agli arresti domiciliari, a entrambe è stato ritirato il passaporto.

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