«I dati sugli incidenti stradali a Milano nel 2006 ci dicono che per migliorare la sicurezza nelle strade deve crescere lattenzione collettiva». Idee chiare per il vicesindaco De Corato, secondo cui altro punto su cui riflettere «è la componente stress e la fretta, elementi che andrebbero tenuti ben presente dagli automobilisti. I dati dicono infatti che gli incidenti avvengono soprattutto nelle fasce orarie lavorative oppure incidono fattori comportamentali come labuso di alcol». Perché novantadue morti e più di 20mila feriti sulle strade milanesi solamente nellanno 2006 sono decisamente troppi. Ma Palazzo Marino ha già in mente una strategia ben precisa: verrà triplicato il numero delle telecamere fisse per il controllo della velocità (che oggi sono sei, tutte installate nellarea del cavalcavia Monteceneri) e portato a breve da quindici ad almeno venti il numero degli incroci con semafori sorvegliati da altrettante telecamere. «Sullaspetto della sicurezza stradale è stato istituito un apposito gruppo di lavoro che sta lavorando con la polizia stradale proprio sulla base delleffettivo numero e quantità di incidenti monitorati dallo studio dei vigili», spiega lassessore alla Mobilità del comune Edoardo Croci.
Nelle aree più a rischio, aggiunge, «si è deciso di intervenire con provvedimenti strutturali ad hoc, come semafori, dossi, telecamere. Il tutto nel tentativo di poter ridurre la velocità degli autoveicoli in transito».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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