Al di là delle inchieste e dalla vendita o meno delle quote, per Sea è tempo di bilanci. Nonostante la crisi e la congiuntura economica negativa la società che gestisce gli scali aeroportuali milanesi ha chiuso il 2011 con una crescita del 5,3% dei ricavi gestionali a 579,3 milioni. In progresso anche il margine di reddito pre imposte (Ebitda), che sale del 14,1% a 151,4 milioni. Lutile netto di esercizio è calato invece del 14,6% a 53,9 milioni mentre lutile netto normalizzato ha mostrato una leggera crescita (+1%) a 39,5 milioni. Lindebitamento finanziario netto si è ridotto di 24,4 milioni rispetto a fine 2010 a 320,3 milioni.
Gli aeroporti di Malpensa e Linate hanno registrato una crescita dei passeggeri del 4,2% a 28,1 milioni mentre sul merci si è assistito a un aumento del 4,1% delle tonnellate trasportate a 456mila. «Il 2011 - ha sottolineato il presidente di Sea, Giuseppe Bonomi - è stato un esercizio caratterizzato da un complesso scenario macroeconomico e del settore del trasporto aereo. In tale contesto, il gruppo Sea ha registrato risultati in crescita, proseguendo nello sviluppo del traffico passeggeri attraverso lofferta di nuove rotte e laumento delle frequenze (191 le destinazioni servite da Malpensa, rispetto alle 168 di fine 2010) che si conferma principale scalo cargo italiano».
Sui risultati del 2011 hanno ovviamente inciso negativamente alcuni fattori contingenti, quali la cessazione di attività di Lufthansa Italia e di Cargoitalia.
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