Una nuova legge regionale che stabilisca criteri più rigorosi nell'organizzazione e nella gestione dei campi nomadi in Lombardia. L'ha proposta ieri in Consiglio regionale il gruppo di Fratelli d'Italia che prima della pausa estiva ha depositato un progetto di legge di cui il primo firmatario è proprio il capogruppo di Fdi al Pirellone, Riccardo De Corato.
Nel documento si legge che la Regione Lombardia deve «disciplinare gli interventi per popolazioni nomadi e semi-nomadi», dividendo le strutture in aree di transito in cui le persone possono stare per «un massimo di 15 giorni» e aree di sosta per consentire una permanenza massima «di 3 mesi, prorogabili solo se nel nucleo famigliare siano presenti minori regolarmente iscritti alla scuola dell'obbligo». Tra gli obiettivi della legge anche l'organizzazione di corsi di educazione civica e di percorsi di integrazione in sinergia con i Comuni. «I corsi dovranno favorire la conoscenza e l'osservanza delle nostre regole di convivenza civile» spiega De Corato.
«La legge che abbiamo presentato sostituisce quella, ormai superdatata, del 1989. Da allora sono intervenuti numerosi cambiamenti - prosegue il capogruppo di Fdi in Regione -. La nostra legge stabilisce che il periodo massimo di sosta nei campi è di tre mesi? Beh, i nomadi non sono popolazioni stanziali, si spostano.
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