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DELTA V La «pop music» tra presente e futuro

Carlo Garrè Il pop italiano ha diverse sfaccettature, alcune buone altre decisamente meno, alcune sono prodotti da supermarket musicale altre sebbene di successo hanno una loro identità credibile e costruita attorno al lavoro e all’impegno. È quest’ultimo il caso dei Delta V. Si parla di pop-music radiofonica di grande qualità con questa band che ha il suo centro nevralgico in Carlo Bertotti e Flavio Ferri che sono partiti con il progetto Delta V nel 1996, riuscendo a pubblicare il loro debutto solo due anni dopo. Quell’album è Spazio, un disco in cui si uniscono in maniera quasi perfetta la tradizione della musica leggera italiana e le nuove tendenze inglesi del trip-hop, un suono decisamente innovativo per il panorama italiano e che viene premiato soprattutto dal remake di Se telefonando (brano degli anni Sessanta scritto da Ennio Morricone), che fu uno dei brani di maggiore successo nelle nostre classifiche oltre che essere tra i più programmati dalle radio. Alla voce in quel brano c’era Francesca Tourè, bionda cantante talentuosa di origine italo-guineana; parte del successo dei Delta V era sicuramente dovuto all’immagine della Tourè, particolare anche nella pronuncia. Dopo Spazio i Delta V hanno perso per strada la loro cantante, tentata da una carriera solista che si è rivelata di poco successo, pubblicando altri tre dischi e collaborando con altre vocalist come l’argentina Lu Heredia (in Psychobeat), l’americana Gil Kalweit (in Monaco 74 e Le cose cambiano), ma il successo dell’esordio torna grazie al remake di un vecchio brano, Un’estate fa (originariamente interpretata da Franco Califano). Bertotti e Ferri collaborano molto anche con personaggi della scena italiana come Ornella Vanoni (che interpreta L’infinito scritto dai due) con cui hanno condividono nell’estate del 2000 una lunga tournèe. Dopo l’album Le cose cambiano, che è forse il disco più introspettivo e scuro dei Delta V, una novità importante si verifica nella carriera del gruppo: l’accasamento presso una nuova etichetta, la Emi/Virgin che nel 2006 ne pubblica il ritorno sulle scene; Pioggia rosso acciaio, le cui canzoni saranno le protagoniste del concerto di questa sera a Carate Brianza. Il nuovo disco vede rientrare nei ranghi anche quella Francesca Tourè che così tanto aveva caratterizzato il brillante esordio dei Delta V. Nasce così un album di svolta parziale rispetto al passato, infatti se vengono mantenuti i canoni lounge-elettronici che rimandano alle colonne sonore degli anni Settanta di Piero Umiliani e Morricone, compaiono anche delle chitarre elettriche potenti che talvolta sfiorano le ruvidezze metal.

I Delta V denotano creatività sopra la media ma ancora una volta è una cover a spiccare in tutto il lavoro, Se ritornerai di Bruno Lauzi, ma se non altro la band dimostra di avere molta più personalità di altri che costruiscono il loro successo solo reinterpretando vecchi brani di successo come nel caso dei Bluebeaters. Delta V, Carate Brianza, piazza Caduti per la liberazione, questa sera alle ore 21.30. Ingresso libero.

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