Diana Bracco all'Accademia una lezione dal palco Scala

Diana Bracco all'Accademia una lezione dal palco Scala

Perché c'è chi dice che bisogna aiutare i giovani e chi aiuta i giovani senza bisogno di dirlo. Come Diana Bracco, fiera erede della dinastia innestata a Milano dal padre Fulvio che nel cuore ha sempre portato l'amore per la sua bella terra d'Istria. Una grande storia d'impresa che l'altra sera ha scelto la Scala per festeggiare i suoi 95 anni, già peraltro celebrati con le tante borse di studio assegnate ogni anno a ricercatori e studenti universitari, alcune riservate ai residenti nei Comuni limitrofi al sito produttivo di Cesano Maderno.

E sempre alla crescita di giovani e promettenti cantanti lirici che per una volta hanno l'età (e il fisico) dei protagonisti del libretto, è stata dedicata la serata al Piermarini con la rappresentazione del Matrimonio segreto di Domenica Cimarosa. Bella opera settecentesca affidata alla regia di Irina Brook, figlia di Peter e messa in scena da una nuova produzione dell'Accademia Teatro alla Scala, sostenuta da Fondazione Bracco che ne è main partner. Uno spettacolo che è parte del progetto che ogni anno il teatro affida ai giovani allievi per realizzare una nuova rappresentazione da inserire nel catellone grazie al contributo all'Accademia chiesto con forza alla sua Fondazione dalla stessa Diana Bracco.

Una tradizione che affonda le radici nel 1823 e nel 2001 l'ha portata a diventare Fondazione con quattro dipartimenti tra Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori e Management per istituire un polo didattico che ogni anno accoglie più di 1.

600 studenti per corsi propedeutici, di formazione e di alto perfezionamento legati a tutte le professioni dello spettacolo. All'Accademia oggi ci sono 80 giovani di 15 diverse nazionalità con un'età media inferiore ai 30 anni. Per loro e per Diana Bracco un Cimarosa e un Matrimonio (non segreto) di successo. Applausi.

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