Dolce e freddo, purché artigianale

Il gelato, per eccellenza è sinonimo della bella stagione, dell'attesa delle vacanze, di amici, gioia, sole, caldo. Ma come è possibile capire che un gelato sia davvero buono, genuino e di qualità? A questo quesito risponde un guru della pasticceria e della gelateria, Roberto Rinaldini (due volte campione al mondo di gelateria): «Un buon gelato a livello visivo non deve essere troppo lucido, troppo gonfio e si deve spatolare velocemente. I colori non devono essere eccessivamente accesi e la temperatura perfetta deve variare tra i -14° e i -12°; l'equilibrio degli zuccheri deve far sì che la percezione in bocca non sia troppo ghiacciata (non deve anestetizzare le gengive). La gradevolezza sta nel percepire il profumo e la persistenza degli oli essenziali contenuti nella frutta; ciò non avviene per i gelati fatti coi famosi preparati, coi semilavorati o con gli emulsionanti». Ogni anno in città aumenta in modo esponenziale il numero delle gelaterie artigianali che propongono il gelato in tanti gusti e varianti. Noi ci siamo recati in diversi templi del gusto contraddistinti dalle insegne più note e da quelle meno note e abbiamo deciso di suggerirvene sei (nessuno ce ne voglia per eventuali dimenticanze). Per dare sfogo a tanti peccati di gola perdendovi tra gusti tradizionali o innovativi questo weekend Milano offre a tutti anche un'altra grande opportunità: oggi e domani in piazza Castello farà tappa Gelato Festival 2018, il tour europeo organizzato in collaborazione con Carpigiani Sigep Italian Exibition Group e con Intesa San Paolo (top sponsor italia). Porta il gelato in giro per le maggiori città italiane ed estere coinvolgendo 150 gelatieri in 8 stage.

Un biglietto da 10 euro (ridotto per i bambini

sotto il metro) disponibile anche in prevendita sul sito: www.gelatofestival.it/biglietto, dà diritto all'assaggio di tutti i gelati in gara (compresi quelli degli sponsor) e alla partecipazione delle attività del villaggio.