«Ammazzo te e tutta la famiglia» e «Tu sei mio. Ti ammazzo se scopro che frequenti altre donne, devi stare solo con me». Queste alcune dlle minacce della stalker italiana di 54 anni finita in manette ieri mattina grazie ai carabinieri dalla compagnia Corsico mentre aggrediva e minacciava di morte l'ex fidanzato. La donna, responsabile di atti persecutori, è stata arrestata in flagranza. Ieri alle 9 infatti è stata sorpresa dai militari in via Monteverdi, a Trezzano sul Naviglio, mentre gridava le sue minacce contro l'ex. Dopo averla fermata, i carabinieri hanno trovato nella sua auto due grossi coltelli da cucina. Inoltre hanno appurato che, sempre seguendo questo stesso «stile» - decisamente aggressivo - la donna andava avanti da un pezzo a perseguitare l'ex e a ossessionarlo con scenate plateali e minacce di vario genere. Lui però pare non avesse mai sporto denuncia. Portata al carcere di San Vittore stamattina la stalker, alla presenza del suo legale di fiducia, sarà sottoposta all'interrogatorio di garanzia.
Dalle armi rinvenute a bordo della vettura e dall'animosità della donna arrestata quest'ultimo caso di atti persecutori secondo i militari avrebbe potuto sfociare in un tentativo di omicidio com'è accaduto appena sei giorni fa in un ufficio dell'Eni spa di San Donato Milanese. Dove i carabinieri della stazione locale hanno arrestato Elena Bisi, 52 anni, dopo che aveva tentato di eliminare un collega 41enne versando un'importante dose di acido muriatico all'interno della bottiglietta dell'acqua che lui teneva sulla scrivania.
L'uomo si è salvato per un soffio, sputando immediatamente il liquido e procurandosi delle bruciature alle mucose della bocca per le quali ha avuto solo 4 giorni di prognosi. Molto più complessi e lunghi a guarire i danni dovuti al disagio psicologico causato dal gesto al poveretto preso di mira dalla Bisi.PaFu
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