E il polo Bicocca pensa in grande con sport e impresa

Unica donna rettore in Lombardia ha scovato i «furbetti delle tasse» e vorrebbe gestire anche un asilo

Maria Cristina Messa, 54 anni, è l'unica donna al comando di un ateneo lombardo. Laureata alla Statale in Medicina è docente di Diagnostica per immagini e radioterapia. Una delle sue prime iniziative è stata una «spending review» che ha permesso di scoprire moltissimi furbetti delle tasse universitarie: erano infatti in tanti a non pagare il dovuto dichiarando di avere un reddito molto inferiore a quello reale. Da quel momento in poi è l'espansione non si è più fermata.Expo è stato uno degli eventi a cui la Bicocca ha partecipato più attivamente, impostandone anche la biodifesa e riciclandone delle parti. Un team di sei scienziati ha monitorato le specie potenzialmente invasive in arrivo con le delegazioni dei 140 Paesi partecipanti. Un lavoro da 250mila euro che si concluderà nel 2016 e che ha portato alla rilevazione di una ventina di piante aliene potenzialmente invasive che però non hanno creato particolari problemi. E dall'esposizione sono arrivati anche nuovi contatti con enti e aziende come Finmeccanica che hanno portato alla realizzazione del centro MaRhe delle Maldive e nuovi accordi con l'Ecuador per progetti nelle Galapagos.Inoltre sono stati anche riciclati alcuni pezzi dei padiglioni per la creazione del nuovo edificio U28 destinato alla ricerca biomedica di frontiera e alla medicina di precisione. Il pezzo, da diecimila metri quadrati, che mancava al campus monzese affiancandosi agli edifici U8, U18 e U38 dove già si svolgono le attività di didattica e ricerca del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e dell'Ospedale San Gerardo partner dell'Università. Per il post Expo Messa ha dichiarato in una recente intervista al Giorno che «non bastano i 30mila metri quadri del progetto Human Technopole per realizzare una città delle scienza, ma ci vogliono altre iniziative». E non è finita. L'ateneo ha anche stanziato 4,3 milioni di euro per trasformare il centro Pro Patria di viale Sarca in un vero e proprio polo sportivo universitario aperto anche alla città e al quartiere. I lavori in programma sono tanti: una nuova pista da corsa lunga 100 metri, un nuovo campo da calcio omologabile per il rugby, nuove tribune e spogliatoi e anche nuove strutture per i disabili. La tendenza ad allargarsi anche a altre realtà comprende anche quelle dedicate all'educazione inferiore: in piazza dei Daini infatti si sta completando una nuova scuola materna e la Bicocca vorrebbe prenderla in gestione. L'ampliamento dei confini dell'università non è solo sul piano fisico. Sono stati lanciati due progetti innovativi nel campo formativo con l'istituzione delle prime borse di studio legate solo al merito e non al reddito e Open Badges.

Questo secondo, in collaborazione con il Consorzio Cineca, riconoscerà, attraverso un sistema di badge virtuali, abilità, conoscenze e competenze extracurriculari, non previste all'interno del singoli percorsi di studio, ma acquisite dai propri studenti ed utili per l'inserimento nel mercato del lavoro. Inoltre dal prossimo anno sarà anche attivato un corso di medicina in lingua inglese con la collaborazione delle università di Bergamo e di Guildord.

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