«Ecco il patto per riprendere Milano»

Gelmini e Salvini vogliono ricompattare il centrodestra: sì a primarie e incontro con Ncd prima di Natale

«Ecco il patto per riprendere Milano»

Enrico Silvestri a pagina 6

«Primarie? Se non ci sarà un candidato riconosciuto da tutti, ben vengano le primarie. Non ci spaventano di certo». Così Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia, rilancia il guanto del patto- sfida alla Lega di Matteo Salvini. Aggiunge: «Le primarie tra i partiti non sono sufficienti, devono essere primarie delle idee e dei progetti, con un coinvolgimento di comitati civici e quartieri». Patto con Salvini perché Gelmini è convinta che l'alleanza sia indispensabile perché il centrodestra riconquisti Milano. Così la pensa anche Salvini. E il segretario della Lega rilancia l'idea del coinvolgimento dei cittadini: «Non impongo la mia candidatura ma credo che ci vogliano le primarie». Insomma entrambi, intervistati sul tema, vedono un percorso comune possibile, se non indispensabile. Fin qui il patto.

Ma è anche sfida. Perché alle intemperanze di Salvini, che sembra lavorare molto pro domo sua , solo per far crescere i consensi della Lega, Gelmini risponde con un richiamo all'alleanza: «Prima di Natale vorrei un incontro tra tutti gli esponenti della maggioranza...».

Nuova rapina a una gioielleria in zona Montenapoleone: ieri, intorno alle sei e un quarto, un commando di sei uomini, probabilmente originari dell'Est Europa, ha fatto irruzione nella gioielleria Pisa di via Verri, armato di asce e bastoni. Il commando ha spaccato le vetrine e si è dato alla fuga con un bottino di gioielli e orologi il cui valore è ancora da quantificare. La polizia ha bloccato uno degli autori della rapina mentre cercava di fuggire in bicicletta in una via vicina.

In primavera voleva rivoluzionare il sistema del Welfare e per qualche giorno (in polemica) il Pd lo ha messo all'indice. A ottobre, tra il partito e l'assessore al Commercio Franco D'Alfonso, autoproclamatosi «ideologo arancione», è scattata una lite a distanza sulle mancate scuse agli stilisti Dolce e Gabbana, assolti dall'accusa di evasione fiscale (lui li aveva condannati a parole con un anno d'anticipo, innescando un'accesa polemica). Ieri il caso M4 ha provocato l'ennesima frattura tra il fedelissimo del sindaco e i Democratici.

D'Alfonso ha convocare una conferenza stampa non solo per ribadire le «perplessità importanti» (messe a verbale) con cui ha votato il via libera alla metropolitana da Linate a San Cristoforo solo turandosi il naso, ma per ridimensionare la vittoria del Pd. Che pure c'è stata: il sindaco, come ha confermato pure l'assessore (...)

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