«Ecco il risultato del buonismo arancione»

«Ecco il risultato del buonismo arancione»

La butta sull'ironico Igor Iezzi, consigliere comunale della Lega. «Una tranquilla domenica pomeriggio nel mio quartiere» scrive su facebook nel primo pomeriggio postando la foto del duplice omicidio. Segue a ruota il capogruppo lumbard Alessandro Morelli: «Altri due omicidi. No, ma la Milano di Pisapia è sicura. Sì, sicura di essere pericolosa». Pensa all'indulto il leghista Davide Boni, ex presidente del consiglio regionale: «Non solo 2 cadaveri ammazzati, uno è un boss della mala... Che dire? Forse che ci vuole il pugno duro? NO indulti e svuota carceri!?!? No perché poi se i lor signori non lo sanno per strada ci torna questa gente e non si sbalordiscano che avvengano fatti di cronaca nera...».
Il regolamento di conti di ieri pomeriggio a Quarto Oggiaro riaccende la polemica sul tema della sicurezza in città. Con il centodestra che fa la conta degli episodi che hanno sconvolto la cronaca cittadina e soprattutto gli animi dei milanesi e il centrosinistra che minimizza. È emergenza sicurezza a Milano, e come tale andrebbe trattata, tanto che c'è chi invoca l'intervento del Ministro dell'Interno Alfano. «Nelle periferie siamo passati dagli episodi di microcriminalità ai regolamenti di conti tra bande criminali. Siamo in piena emergenza: è assolutamente necessaria un'azione straordinaria di prevenzione per evitare che le periferie milanesi si trasformino in teatro di conflitto tra bande criminali» spiega Riccardo De Corato (FdI) vicepresidente del Consiglio comunale ed ex vicesindaco. «Sono mesi che invochiamo una maggior attenzione sulla sicurezza in città - attacca Marco Osnato, capogruppo di Fratelli d'Italia - l'omicidio di via Muratori, le continue truffe agli anziani, le quotidiane occupazioni abusive, la rapina di via della Spiga e adesso gli omicidi, che appaiono come una vera e propria esecuzione. Le istituzioni non facciano più finta di niente, oggi bisogna ammettere che a Milano c'è una vera e propria emergenza sicurezza e che servono misure speciali. Oggi chiediamo al sindaco, ma anche al Ministro degli Interni Alfano di occuparsi seriamente della nostra città».


Smorza i toni il presidente della commissione comunale Sicurezza Mirko mazzali (Sel): «É probabilmente una guerra tra bande e la polemica è strumentale, nulla può il Comune contro il regolamenti di conti, anche se il controllo del territorio è una nostra priorità. Si parla di fortini della malavita? Ma c'erano anche con il sindaco Moratti».

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