Esplode macchinario: un altro morto sul lavoro

È morto sul colpo, travolto in pieno dal portellone di un macchinario per la lavorazione dei farmaci. Tragedia sul lavoro ieri mattina alle 5,30 a Rodano, nel milanese, all’interno dell’azienda chimica Antibioticos. Vittima dell’incidente Luca Finardi, un operaio specializzato di 40 anni, residente a Milano. L’uomo stava lavorando con altri colleghi nei pressi dell’essiccatore quando, forse a causa di uno sbalzo di pressione del gas, è stato investito da un’esplosione che ha scoperchiato violentemente l’apparecchio.
Un colpo mortale che non gli ha lasciato scampo e che lo ha scaraventato a terra ormai privo di vita, ferendo anche gli altri operai. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Pioltello, i tecnici dell’Asl e i soccorritori, ma per lui non c’era già più nulla da fare. Il collega Andrea Graziano invece, 36 anni di Cinisello Balsamo, se l’è cavata con la frattura di un femore. Illesi altri due operai che sono stati sbalzati a terra.
La sciagura, terribile, ha lasciato sconvolti i colleghi che per tutta la giornata di ieri hanno fermato il lavoro in segno di protesta.

Immediata anche la reazione dei sindacati Filcem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil: «Siamo costernati - hanno detto - perché l’incidente è avvenuto in un’azienda farmaceutica dove si presume una grande attenzione alla prevenzione e alla sicurezza, ma siamo anche irritati perché il numero dei morti sul lavoro continua a crescere».
Sempre ieri, nel Canton Ticino, un operaio italiano di 56 anni è morto schiacciato dal muletto che stava guidando, mentre un altro di 29 anni è deceduto cadendo dal secondo piano di un cantiere.

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