La «priorità» per l'esposizione mondiale che si svolgerà nel 2015 adesso è quella di rispettare i tempi per la realizzazione di tutte le opere previste: l'indicazione viene dalla Corte dei Conti che ha preparato un referto sulle gestioni 2011 e 2012 della società di gestione dell'evento, Expo 2015 spa.
La Corte ha chiesto «massima vigilanza» sugli appalti e sui poteri in deroga che ha il commissario unico, Giuseppe Sala. La Corte dei conti ha richiamato l'attenzione - sottolinea una nota - sulle ulteriori vicende che hanno interessato i primi grandi appalti e alcuni subappalti, oggetto anche di vasta eco mediatica per le implicazioni di alcuni soggetti (legati, direttamente o meno, agli appaltatori), in procedimenti penali pregressi o in corso, e ha raccomandato, al riguardo, la massima vigilanza sull'esecuzione delle procedure di affidamento. «Anche per quanto riguarda i rilevanti poteri in deroga, previsti ora in capo al Commissario Unico - si legge nella nota -, la Corte dei conti ha osservato che il corretto esercizio di tali poteri, inerenti alla gestione di rilevanti risorse pubbliche, impone una stretta vigilanza da parte dei vari livelli di controllo ed un corrispondente senso di responsabilità, da parte di tutti, soci e amministratori, al fine di assicurare il primario obiettivo di coniugare efficienza e legalità».
La Corte ha anche fotografato il «faticoso decollo, appesantito da lentezze burocratiche, modifiche normative e impasse decisionali» nel primo periodo di vita di Expo, un periodo, una «prima fase operativa che può ritenersi chiusa».
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