«Per far vivere CityLife mettiamoci un mercato»L'assessore D'Alfonso

Una modifica al progetto di CityLife perché da quartiere «monouso» e chiuso in se stesso si apra alla città ospitando funzioni e servizi di interesse collettivo. Questa l'idea dell'assessore al Commercio di Palazzo Marino Franco D'Alfonso (nella foto) che ha intenzione di mettere intorno a un tavolo la collega all'Edilizia privata Lucia De Cesaris e l'amministratore delegato di CityLife Claudio Artusi, «per ragionare insieme a una modifica parziale del progetto che preveda un mercato comunale o scoperto e altri negozi di vicinato accessibili e frequentati dai quartiere circostanti». Il rischio, secondo l'assessore, «è che i nuovi quartieri in costruzione, come anche Porta Nuova, a vocazione unica (CityLife a vocazione residenziale, Porta Nuova terziario) vivano di vita propria solo in alcune ore delle giornata, desertificandosi in altri momenti. Il nuovo complesso residenziale della Fiera, che infiammò il dibattito per le sue «torri storte» rischia di vivere solo di notte, Porta Nuova con il centro direzionale Unicredit solo di giorno, trasformandosi «in uno scenario alla Blade Runner di notte». Perché il nuovo si integri con il tessuto urbano circostante basta qualche semplice accorgimento: per il quartiere degli archistar alla Fiera un mercato comunale o negozi di vicinato che attraggano i residenti dei quartieri circostanti, per il complesso firmato Hines a Garibaldi Repubblica il duc, il distretto urbano del commercio di piazza XXV aprile con cui l'amministrazione intende vivacizzare l'intera zona.

«Al prossimo incontro convocherò anche i rappresentanti della Hines - spiega D'Alfonso - per coinvolgerli in un ragionamento comune per animare tutta la zona con bar e tavolini all'aperto, a partire da Eataly, e iniziative anche di sera».

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