Formigoni sfida i pm: «Fuori le prove»

«Le accuse della procura sono roboanti, le prove inesistenti. Sono accusato da mesi di corruzione, ma l'atto corruttivo dov'è? Nelle carte non lo si trova. La procura parla di centinaia di milioni di euro pagati negli anni da Regione Lombardia a Fondazione Maugeri e San Raffaele, ma queste somme corrispondono al centesimo al pagamento di prestazioni sanitarie di qualità erogate da quelle due strutture a cittadini che ne avevano bisogno e pagate da Regione Lombardia secondo le norme del Servizio sanitario nazionale». Si difende così il governatore Roberto Formigoni dopo che la procura ha comunicato la chiusura delle indagini che per lui comportano l'accusa di associazione a delinquere. «Dopo diciotto mesi di indagine, si continua a spargere fango con l'evidente volontà di distorcere la campagna elettorale».
Per il segretario del Pdl Angelino Alfano «a dieci giorni dal voto, escono delle carte che fanno emergere chiaramente come sia abnorme l'attacco a Roberto Formigoni e alla sua giunta, addossandogli pure l'associazione a delinquere».

Parole condivise da Roberto Maroni: «Dopo un anno di indagini, guarda caso dieci giorni prima delle elezioni. Non sono complottista però... È l'uso che si fa in campagna elettorale». Per Daniela Santanché «troppi arbitri fanno già i giocatori ancor prima di candidarsi».

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