Il gestore della palestra Dragon club nascondeva un arsenale per la mala

Un revolver Smith & Wesson calibro 357 magnum, 118 cartucce di diverso calibro e un taser, un dissuasore elettrico da 200mila volt. È quanto hanno sequestrato lunedì mattina gli investigatori del commissariato Ticinese di Milano nell'ufficio dell'amministrazione della palestra «Dragon Club» a Trezzano sul Naviglio. Il titolare - Luciano Panarelli,42 anni - è stato arrestato per detenzione abusiva di armi e indagato a piede libero per possesso di armi comuni non denunciate. Durante una perquisizione gli investigatori hanno sequestrato anche una pistola lanciarazzi calibro 22, una balestra con nove frecce, un altro «dissuasore elettrico», una pistola scacciacani, un manganello telescopico e due mazze da baseball.
Secondo le indagini del commissariato Ticinese Panarelli, nato in Baviera da una famiglia di origine trapanese e residente a Trezzano, era già stato arrestato per il possesso di un'arma nel 2003. A lui, i poliziotti sono giunti indagando su delle slot-machine al cui interno sarebbero state nascoste delle armi. Pistole di cui un camionista di una ditta di Como aveva denunciato il furto ai carabinieri nel 2010 sostenendo di essere stato derubato delle macchinette e di uno scatolone di 50 chilogrammi di pistole, mentre era fermo in un autogrill di Rho.
La Smith & Wesson trovata nella palestra viene proprio da quel carico e vicino a dove è stata rinvenuta ieri sono stati trovati alcune componenti di slot-machine. Lunedi poliziotti hanno anche controllato le slot presenti nel bar di Trezzano della compagna del 42enne, ma senza trovare nulla di irregolare.
Ora gli investigatori stanno cercando di accertare se quello pensano di Panarelli sia vero. E cioè che nella palestra, dove l'uomo teneva corsi di autodifesa, gestisse anche un giro di vendita di dissuasori ai clienti interessati a proteggersi non solo con i pugni e di armi a una banda di albanesi. Le indagini sono ancora in corso e non si escludono sviluppi a breve termine.
Per la legge italiana il taser è considerato arma propria ma non arma da fuoco e per importarlo serve un'apposita licenza d'importazione.

I dissuasori elettrici possono essere venduti dagli armieri a persone con porto d'armi ma non possono essere portati in giro. Nel '97 il Viminale ha chiarito l'utilizzo e l'acquisto dei taser, che necessitano di particolari autorizzazioni.