Giannino molla l'ex sindaco: «No ai partiti, corriamo da soli» La retromarcia di «Fermare il declino»

Una lunga giornata ieri per Gabriele Albertini intenzionato a rinviare la convention di sabato dove avrebbe dovuto annunciare la sua candidatura. Già in mattinata Oscar Giannino annuncia che «Fermare il declino» ritirerà il suo appoggio e presenterà liste proprie. Perché una delle condizioni poste era che l'ex sindaco fosse candidato solo della società civile. E invece, secondo Giannino, Albertini «resta in attesa di una scelta del Pdl e di Formigoni. Per lui sono la soluzione, per noi sono il problema. Mi ha detto che serve un vascello mentre noi gli proponiamo una scialuppa, gli ho risposto che del vascello con il Pdl a picco vedo solo la zavorra e il naufragio». Accuse a cui lo stesso Albertini ha risposto chiedendo a Giannino di ripensarci. Non bisogna far diventare «il pedigree civico un nuovo steccato». Perché questo «è il tempo dell'unità non delle divisioni». Certo «se non aver mai avuto una tessera politica in tasca o aver assunto responsabilità di Governo o rappresentanza nelle Istituzioni della Repubblica sia locali che centrali è la condizione per fermare il declino del nostro Paese, allora io sono il candidato sbagliato, ma non da oggi, da sempre».

Secondo Albertini, infatti, l' «oltranzismo antipartitico di questi giorni è pericoloso e ingiusto, sia nei confronti dei tanti bravi amministratori che hanno gestito bene la cosa pubblica fino ad oggi, sia dei tantissimi elettori che hanno democraticamente espresso la loro fiducia verso partiti e candidati».

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