Milano ha ricordato il giudice Falcone a ventanni dalla morte. Con tanti eventi, dai menù scolastici prodotti con i cibi coltivate su terre confiscate alla mafia. Una lezione ai bimbi delle scuole milanesi. O con la commemorazione nellaula magna di Palazzo di Giustizia, e il concerto messo in scena dallOrchestra Versi allAuditorium, dedicato «alla memoria dei magistrati uccisi dalla mafia». Lassociazione «Libera» ha organizzato una commemorazione intitolata «a ventanni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e a trenta dagli omicidi di Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa» ai giardini di via Benedetto Marcello. E come agli altri appuntamenti in corso di Porta Vittoria e in largo Mahler, il presidente della Provincia avrebbe «partecipato con entusiasmo» con «lo stesso profondo sentimento di rispetto e commozione che merita il ricordo del sacrificio dei giudici Falcone e Borsellino». Ma il rappresentante della seconda istituzione milanese, con il Comune e la Regione che hanno la sede principale nel capoluogo, non è stato invitato. Podestà riferisce che «secondo gli organizzatori dellevento, quello di oggi era un appuntamento a dimensione esclusivamente cittadina e, per questo motivo, linvito è stato rivolto solo al sindaco di Milano». Non affonda in una polemica che si commenterebbe da sola.
Pisapia ha partecipato allincontro con gli studenti del liceo scientifico Volta e davanti alla magnolia nei giardini intitolati a Falcone e Borsellino ha invitato la gente a «parlare di mafia perchè è fondamentale, un tempo riusciva a creare omertà ma oggi cè qualcosa di diverso che ci tranquillizza e sono convinto che a Milano e nel Paese la mafia non ha speranza di vincere. Una piazza così, qui, in questa giornata, non la vedevo da anni».
Alla giornata contro la mafia nessun invito per Podestà
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