HoMi, viaggio nella casa che torna minimale per "nutrire la mente"

In Fiera l'arredo d'interni è meno eccentrico. Ma gli oggetti utili devono essere anche belli

HoMi, viaggio nella casa che torna minimale per "nutrire la mente"

L'utilità priva di bellezza è ben poca cosa. Gli oggetti del nostro vivere quotidiano, quelli che ci circondano e ci risolvono i problemi ogni giorno - dal mobile, al piatto, dal profumo al cuscino - per migliorarci davvero l'esistenza devono necessariamente far vibrare anche le nostre corde interiori, solleticare il nostro senso estetico ed evocativo e, possibilmente, farci sognare un po'. È per questo che, anche in anni di ancora relativa crisi economica, è un successo sempre in salita quello di HoMi salone fieristico degli stili di vita che, nato nel 2014 e arrivato alla sua decima edizione, mette in vetrina la nicchia prestigiosissima del meglio del cosiddetto «italian style» e della produzione mondiale per la decorazione, i prodotti per la casa e la bellezza e all'ornamento. Anche stavolta HoMi - che prende il via domani a Fiera Milano Rho e durerà fino a lunedì compreso - si preannuncia davvero imperdibile come punto di riferimento modellato sulle tendenze in continua evoluzione sia per aziende rinomate che per neonate startup del mondo dei tessuti e dei tessili, degli oggetti per la casa, degli accessori e delle decorazioni d'arredo, quindi per tutto l'universo degli articoli da cerimonia e da ufficio, degli oggetti da regalo, dei profumi e delle essenze per ambienti e anche per gli articoli da promozione. Con uno spazio speciale, ormai fisso, dedicato alla persona e al bello per il bello, attraverso un ormai consolidato viaggio nel mondo dell'accessorio moda e dei bijoux grazie a HoMi Fashion and Jewels.

Millecento gli espositori attesi da 36 Paesi di tutto il globo che fanno capo a 650 aziende piccole o medio piccole, quindi numerosi buyer «ospiti» individuati e selezionati da Fiera Milano, in collaborazione con l'agenzia «Ice», da Paesi come la Cina, il Giappone, l'India, gli Stati Uniti e la Russia.

Cristian Preiata, direttore di «HoMi» per Fiera Milano, sostiene di essere sorpreso a ogni edizione della continuità del progetto del salone che via via che passano gli anni offre novità, ma in particolare, per usare le sue precise parole «tanti momenti di confronto e incontro».

«Quest'anno, in particolare, voglio segnalare lo spazio Homi Trends Café - spiega - relativo al design e alla casa realizzato con Wsgn, società leader globale in analisi e previsioni di tendenza e sul consumatore e progettato per scoprire come e fino a che punto in questo momento tendenze, materiali e finiture del mondo della moda si rispecchino in quello della casa. Vediamo così che si abbandonano finiture più particolari, come quelle in ruggine, per un deciso ritorno, ad esempio, al legno. Ma c'è anche un passaggio da uno stile più eccentrico a più minimale. Tutto ciò indica voglia di tranquillità che influenza anche il design e che in futuro sarà chiave per l'arredo d'interni: le persone vorranno acquistare oggetti che nutrono le loro menti, i loro corpi, attraverso materiali di qualità e sistemi sostenibili».

Torna quindi la collaborazione tra HoMi e Poli.design - parte del Sistema Design del Politecnico di Milano - per la realizzazione di HoMi Hybrid Lounge, con una ricerca sull'interior design e su materiali innovativi più amati dai «Millenials», scoprendo così le inclinazioni dei 20-25enni, naturalmente nomadi e fisiologicamente digitali e dei 25-30enni, con il primo approccio al lavoro, coinvolti in situazioni di co-working e co-housing.

Tra le novità di questa edizione c'è poi la scelta di ottimizzare la visita degli operatori attraverso un percorso dedicato «Tradizione & Innovazione», suggerendo un tour che tocca tutti gli ambiti del design: dalla cucina al tessile, dall'area dedicata al mondo kids agli argenti, dal moderno al classico.

Infine, tra i numerosi eventi va segnalata Mirabilis Vitrum - Vetri d'Italia, il titolo della mostra «La Magnifica Forma», il laboratorio sperimentale di HoMi dedicato al confronto fra

il design e l'artigianato d'arte, che per questa sua decima edizione è dedicato alla lavorazione del vetro. Un percorso trasversale dal nord al sud Italia attraverso l'esposizione di pezzi tipici classici o contemporanei.

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