I misteri della Finlandia di Sibelius

Secondo appuntamento con il festival musicale internazionale Mito stasera alle 21, nella Sala Verdi del Conservatorio dove è in programma il secondo concerto sinfonico dedicato all'universo musicale finnico e russo. Sarà proposto l'ascolto di tre capolavori rappresentativi di una particolare «idea del Nord», parafrasando il titolo di un documentario anni Sessanta dedicato al Canada da Glen Gould: il poema sinfonico Finlandia di Jan Sibelius, la composizione per violoncello e orchestra in prima esecuzione assoluta «Towards the horizon», di Einojuhani Rautavaara e la Quinta Sinfonia di Piotr Illic Ciaikovskij.

Protagonisti della serata patrocinata da Intesa Sanpaolo, partner del Festival, sono l'Orchestra sinfonica nazionale di Santa Cecilia, diretta dal direttore finlandese, Mikko Franck, che dalla stagione 2017-2018 è direttore ospite e il violoncellista norvegese Truls Mørk che, armato del suo Montagnana del 1723, è tra i solisti di livello internazionale più amati della sua generazione, per il suo virtuosismo sempre al servizio dell'espressività e per la scelta di programmi coraggiosi e stimolanti.

Il concerto sarà preceduto da un'introduzione di Gaia Varon.

Finlandia, il poema sinfonico che Jan Sibelius compose fra il 1899 e il 1900, mette in gioco da un lato lo spessore metafisico del paesaggio nordico, dall'altro la storia di una comunità nazionale che era allora chiamata a reagire contro l'oppressione russa, incarnata dalla dittatura del generale Nikolaj Ivanovi Bobrikov. Sibelius dà voce ai sentimenti nazionalisti del popolo finlandese oppresso con sonorità barbariche che anticipano l'epopea russa, proposta da Prokofiev nella colonna sonora del film di Ejzenstein Alexander Nevskij (1938).

Al tempo stesso, come sarebbe avvenuto anche per Prokofiev, in Finlandia Sibelius dipinge un contesto di climi e spazi ostili, duri, che rafforzano lo spirito popolare e lo uniscono in una melodia corale che la Finlandia ha poi adottato come inno.