I ponti che fanno paura in Lombardia

Precedenti: il viadotto sul Po fra Lodi e Piacenza e il cavalcavia di Lecco

I ponti che fanno paura in Lombardia

Piacenza nel 2009, Lecco nel 2016, Genova nel 2018. L'impensabile è accaduto, più di una volta. E adesso impedire che accada ancora è una priorità.

Il 30 aprile 2009, intorno alle 13, una campata del ponte sul Po, fra Piacenza e la sponda lombarda, nel Lodigiano precipitò nel vuoto trascinandosi dietro le auto che in quel momento la stavano percorrendo. Ci furono quattro feriti. Qualche mese prima era terminata la ristrutturazione del ponte - costruito con l'unità d'Italia, bombardato nel '44 e poi ricostruito. Ventidue mesi fa un nuovo crollo in Brianza, lungo la statale 36 Milano-Lecco, tra i Comuni di Cesana Brianza e Annone (Lecco). Un cavalcavia è venuto giù al passaggio di un grosso Tir, un trasporto eccezionale di materiali metallici. Crollando, il ponte ha schiacciato due auto. Il cedimento ha provocato un morto e cinque feriti, tre dei quali bambini. Per il «Sole 24 ore», a febbraio 2019 dovrebbe esserci il taglio del nastro del nuovo cavalcavia a campata unica, in calcestruzzo armato e acciaio anticorrosione, più alto e più resistente di quello precedente, in grado di reggere il passaggio in contemporanea di due trasporti eccezionali da più di 108 tonnellate ciascuno.

Il disastro di Genova, intanto, fa moltiplicare le comprensibili preoccupazioni. Nel Varesotto, l'ex sindaco di Solbiate Olona Antonello Colombo, oggi consigliere di opposizione, ha pubblicato una foto del ponte di Genova insieme al viadotto che collega Cairate a Lonate Ceppino. Con i suoi 447 metri su sette campate principali il ponte è il più grande fra quelli sull'Olona ed è stato costruito nel 1955. Intanto il Corriere della Sera, citando «documenti riservati» parla di quattro cavalcavia pericolosi, tre ancora aperti, sulla superstrada Milano-Meda. Da tempo è un sorvegliato speciale il ponte della Becca, che collega il Pavese all'Oltrepò ed è stato costruito fra il 1910 e il 1912 proprio alla confluenza del Po con il Ticino, a pochi chilometri da Pavia. Distrutto in parte durante la Seconda guerra mondiale, il ponte lungo 1.081 metri è stato ricostruito in parte dal 1944 al 1950. Nel 2010, dopo il cedimento di 4 centimetri di un giunto della struttura, la Becca è stata chiusa al traffico , poi consentito solo ai mezzi leggeri .

Il territorio chiede a gran voce un nuovo ponte, che dovrebbe mandare in pensione il vecchio, destinato a diventare monumento e pista ciclabile. La Regione intanto ha finanziato integralmente la redazione del documento di fattibilità, per 800mila euro. La gara è prevista entro dicembre.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica