Un indiano di 61 anni molesta una ragazzina a bordo della «90-91»

L'uomo aveva prima preso di mira altre due adolescenti. Ma il gip l'ha scarcerato lo stesso

Alla Polmetro c'è chi ne parla come di una vecchia conoscenza, ma anche come della (ormai ex) «inafferrabile mano morta della circolare 90-91», sicuramente il mezzo pubblico più malfamato della città, in servizio 24 ore su 24 su quaranta fermate tra piazzale Lodi e piazzale Lotto, prese di mira spesso e volentieri da criminali di varia natura. La mano in questione è quella di un immigrato 61enne di origine indiana, operaio in una ditta di pulizie e residente in zona Navigli, tristemente «noto» soprattutto tra le giovanissime passeggere del filobus e arrestato per la prima volta martedì scorso, il 16 ottobre, all'angolo tra viale Romolo e viale Cassala, alla Barona, con l'accusa di violenza sessuale. A fermarlo è stato l'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura da cui dipendono, tra l'altro, anche i poliziotti della Polmetro, una eccellenza tutta milanese, 20 uomini e donne diventati 38 dall'inaugurazione della linea 5 del metrò poco prima di Expo. Tre giorni dopo il fermo di questo molestatore di minorenni, il 19 ottobre, il gip di Milano Manuela Cannavale ha convalidato l'arresto, ma lo ha liberato. Il magistrato, come spiega infatti la questura in un comunicato, «in relazione all'assenza di precedenti, alla regolarità dell'indagato sul territorio nazionale e alla regolare occupazione dello stesso, non ha ritenuto sussistessero i presupposti per una misura cautelare».

Il palpeggiatore che molestava le studentesse approfittando della folla del filobus all'ora «di punta» dell'uscita dalle scuole è stato catturato da un equipaggio in borghese sul filobus della 90 poco prima delle 14, un orario in cui i passeggeri sono perlopiù adolescenti dei vari istituti della zona. L'indiano ha dato subito nell'occhio. È salito infatti sul filobus della linea 91 attraversandolo tutto e scendendo dalla porta posteriore, dando l'impressione di essere alla ricerca di qualcosa. I poliziotti della Polmetro in un primo tempo hanno pensato potesse trattarsi di un borseggiatore, quindi l'hanno visto salire nuovamente sul mezzo in partenza dove non ha perso tempo, cercando immediatamente un contatto fisico con una ragazza. La studentessa pare però non si sia resa conto delle attenzioni «particolari» che le erano state riservate dallo sconosciuto anche perché letteralmente schiacciata tra la folla del filobus, da cui è scesa con tranquillità una volta giunta a destinazione. A quel punto l'uomo ha continuato quindi la sua «caccia» e si è messo alle spalle di un'altra ragazza che però aveva sulle spalle un voluminoso zaino, che lo ha ostacolato, e che, comunque, è pure scesa poco dopo.

L'indiano è sceso allora a sua volta alla fermata di viale Liguria ed è salito sulla linea 90, che effettua il percorso inverso di ritorno in zona Barona, sempre inseguito dalla pattuglia della Polmetro. Stavolta il 61enne ha individuato una nuova potenziale vittima in una ragazzina che ascoltava musica con le cuffiette. Resasi conto della situazione, la studentessa, imbarazzatissima, ha tentato di allontanarsi, ma la sorpresa e lo sconcerto, come accade spesso, l'hanno praticamente immobilizzata.

È stato allora che i poliziotti hanno bloccato l'uomo, obbligandolo a scendere alla fermata all'angolo tra viale Romolo e viale Cassala e cercando di tranquillizzare la ragazzina, una 14enne che ha subito chiamato la madre e insieme hanno sporto denuncia.

PaFu

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