«Io, da manager a contadina Ora coltivo le super fragole»

Le fragole d'autunno? Non ci saranno più le stagioni ma questo è l'ultimo dei problemi per Paola Visigalli, 34 anni, laureata in economia e commercio in Cattolica a Milano, l'adolescenza a studiare, poi 12 anni di lavoro e vita dura a Milano, la carriera, la manager: una top della consulenza fiscale tributaria, con il posto ben remunerato in un importante studio della «city». Clienti da milioni di euro. Una vita stressante al punto «che arrivavo alle otto a casa e senza dire una parola uscivo a correre, unico sfogo personale. Poi accendevo un pc e via a lavorare».
Fino al maggio scorso. Poi un po' lo stress, un po' la crisi che anche se non ti tocca da vicino le prospettive le cambia e arriva il momento in cui capisci che devi fare qualcosa per cambiare. Una svolta insomma. E bella secca: «ho detto basta a quella vita ho iniziato a fare ricerche e... le fragole!». Tosta la ragazza che torna alle origini. Un pezzo di terra nell'Oltrepo Pavese, quasi regalato, accanto al vigneto di paparino - ex dirigente d'azienda – un'idea condivisa con il fratello Emanuele, andato in Olanda a veder come si fa a diventare agricoltori. E quindi le fragole. Da primavera a dicembre. Fragole. Da coltivare, raccogliere vendere... Un'azienda agricola da far crescere a Rivanazzano Terme, Oltrepo Pavese, lungo la strada dell'Alta Collina, quella che si inerpica verso Pozzol Groppo. L'unica serra che produce fragole nel Pavese per quasi otto mesi l'anno. Ma non è la sola novità.
«È la serra della Malbosca» come la chiamano i contadini della zona, alcuni molto scettici, per la verità. Non si capacitano infatti dell'impresa di questi due fratelli che non solo si inventano agricoltori con l'aiuto di una struttura copiata e acquistata in Olanda – Meteor System – che sembra il frutto di uno studio da ingegneri agronomi. Ma non avevano mai visto un sistema moderno ma naturale allo stesso tempo che li lascia tutti di stucco, soprattutto perché - anche in questi giorni - si vedono passare davanti agli occhi cestelli profumati di fragole fragranti. D'autunno! «Lavoriamo con un bravo agronomo – racconta Paola Visigalli ex manager oggi contadina – che si chiama Mattia Canalis e ci segue il ciclo di fertilizzazione, che avviene in modo naturale. E applichiamo la lotta integrata con gli insetti: in pratica usiamo quelli buoni per eliminare i cattivi. E funziona. Solo le mosche ci hanno dato un po' di noie ad agosto...».
Ieri Paola ha concluso il nuovo raccolto della settimana: 100 kg di fragole. E siamo ad ottobre! Belle grosse, profumate, dolcissime. Da quando troneggiamo nella serra bianca, le 14.300 piante di varietà differenti (Albion, Charlotte, Cjiose) hanno fruttificato a ripetizione e sono stati raccolti quintali di fragole.
«Le mie preferite sono le Charlotte – e si illumina - Una soddisfazione. Le raccolgo senza chinare la schiena grazie a questo nuovo modello di coltivazione fuori-suolo. Sono filari sollevati su pilastri, sacchi di terriccio ricchi di perlite e fibra di cocco, la ferti-irrigazione continua, che dura 10' ogni ora e i teli ombreggianti. Le fragole sono così pulite, non toccano terra e soprattutto sono al riparo degli attacchi dei parassiti, dei nemici».
Dall'alba alla sera: fragole. «Le mie indagini dicevano che in Italia siamo carenti di produzioni di fragole. Ho studiato e sono andata dai ristoratori, dai gelatieri, dai negozianti e ho proposto un prodotto buono. Sta funzionando. E pensare che si vedono ragazzi della mia età passare le ore a fare niente nei bar… Con questo sistema, costato circa 60 mila euro, è sufficiente un lavorante ogni 1000 mq. Per ora siamo io e mio fratello. Vogliamo fare coltura in Oltrepo Pavese e puntiamo all'alta qualità per i consumatori più esigenti». Quelle della Malbosca sono fragole «Quattro stagioni». E se tutto va bene fioriranno sino a fine dicembre.

Fragole e cioccolato per una festa delle tante organizzate dalla Comunità del Cibo, di cui la Malabosca fa parte, che sta crescendo attorno alla carismatica Piera Selvatico, dell'omonimo Ristorante di Rivanazzano. Un luogo di sapori che festeggerà il 28 ottobre i suoi 100 anni. Le fragole di Paola saranno regine anche stavolta, in Oltrepo. A 60 km circa dalla città del lavoro “che non mi manca affatto».

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