Li hanno visti dal marciapiede opposto, mentre si coordinavano, individuavano la vittima e partivano all'attacco. Gli agenti in borghese della polizia locale che pattugliano la metropolitana in funzione antiborseggio li hanno riconosciuti subito: erano quelli della «banda degli algerini», un gruppo di giovanotti specializzati nei furti con destrezza, in particolare ai danni dei turisti.
I quattro sono saliti tutti insieme su una carrozza, poi il capo banda ha affiancato un turista orientale, gli ha sfilato il portafoglio della giacca ed è sceso dal treno seguito dai suoi complici, mentre il convoglio ripartiva con la ignara vittima a bordo.
Ma a quel punto i «ghisa» hanno potuto entrare in azione. Appena hanno visto i due agenti della polizia locale avvicinarsi, il capo (che si era appena infilato in tasca i contanti e la carta di credito contenuti nel portafoglio) e gli altri ladri si sono lanciati di corsa sulle scale mobili, e hanno raggiunto il marciapiede opposto. Uno si è riuscito a confondere tra la folla ed è sparito, ma due non hanno esitato a imboccare la galleria del metrò verso la stazione di Cordusio. Gli agenti hanno subito lanciato l'allarme e la circolazione è stata sospesa per consentire l'inseguimento, ma i due ladri sono riusciti a raggiungere Cordusio e a sparire prima di venire acciuffati.
Nelle mani dei vigili, dopo una breve colluttazione, è rimasto colui che aveva materialmente eseguito il borseggio: che è stato poi identificato per Karim Eric Daoudi, già noto alle forze dell'ordine. In tasca aveva i centoquindici euro e la carta di credito coreana sottratta al turista.
Il pubblico ministero di turno ha disposto l'arresto di Daoudi per furto aggravato. Comparirà questa mattina davanti al giudice per l'udienza di convalida.
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