L'amministratore delegato: «A Expo mancano 70 milioni»Il punto di Sala

La Provincia di Milano «dice che non può avere più del 2%» della società Expo 2015, di cui al momento detiene il 10% delle azioni. Questo significa che la società dovrebbe recuperare in qualche modo 70 milioni di euro che vengono a mancare. A fare un panorama delle possibilità è l'amministratore delegato Giuseppe Sala che ieri ha partecipato a Milano al Financial Times Italy Summit. «Siamo una società strana,- ha detto - privata ma basata su denaro pubblico. Abbiamo scelto la governance peggiore e tornando indietro questa non sarebbe la soluzione migliore, perché una Spa non è adatta ad un evento di questo tipo». «La nostra società - ha spiegato ancora Sala - è un animale strano e noi comunque ci consideriamo una società pubblica». Nel corso del suo intervento ha sottolineato come a circa 900 giorni dall'inizio dell'Expo «la nostra sia ormai una corsa contro il tempo per essere pronti il primo maggio 2015 e per essere in grado poi, in sei mesi, di smantellare tutto una volta terminato l'evento». Sala ha poi ricordato come l'Expo sia di fatto un evento molto diverso dalle Olimpiadi «che si vendono da sole. In 184 giorni, però, si possono rappresentare tante cose e inoltre il nostro sarà un appuntamento politico molto importante, perché avremo oltre cento capi di Stato tutti assieme».
Expo Spa inoltre annuncerà in settimana il nome del nuovo partner, il sesto della lista. Si tratterà, ha specificato, di un partner tecnico operante nei servizi di sicurezza. «Abbiamo ricevuto un'offerta che abbiamo aperto venerdì - ha spiegato Sala - ora facciamo una valutazione tecnica, entro giovedì annunceremo il nome».

Il partner non apporterà capitali, come nel caso degli altri cinque già scelti, che hanno investito un totale di circa 200 milioni di euro, ma fornirà i servizi di sicurezza. «Ora dobbiamo costruire il nuovo piano industriale - ha detto ancora l'ad -. Possiamo rinunciare ai 70 milioni della Provincia e tagliare gli investimenti, ma francamente farei fatica a saper dove tagliare».