Lanciato il fondo per "rifare" l'Italia. Primo test (forse) il villaggio olimpico

Coima punta sulla trasformazione green delle aree dismesse. E partecipa con Prada alla gara per acquistare Scalo Romana

Lanciato il fondo per "rifare" l'Italia. Primo test (forse) il villaggio olimpico

Coima lancia il primo fondo italiano di rigenerazione urbana e a Milano la prima ricaduta concreta potrebbe avere anche un valore simbolico importante. Coima Esg City Impact Fund partecipa in cordata con Covivio e Prada al bando per acquistare e realizzare all'ex scalo ferroviario Romana il villaggio olimpico dei Giochi invernali 2026. Il vincitore si conoscerà a settembre e l'area sarà assegnata entro l'anno. Comunque vada, il piano del fondatore e ceo di Coima Manfredi Catella, «regista» della trasformazione del quartiere Porta Nuova, è di ampio respiro nazionale e punta a muovere investimenti e creare nuovi posti di lavoro a livello nazionale. Il fondo, che investirà sulla rigenerazione green e sostenibile di aree in disuso, può già contare sulla raccolta di 400 milioni di euro con Cassa Forense, Cassa Nazionale Dottori Commercialisti e Inarcassa in qualità di investitori principali, con una capacità di investimento complessiva già superiore a 1,5 miliardi, e ha obiettivi di impatto ambientale, sociale ed economico per oltre 4 miliardi, anche in partnership con il settore pubblico e privato. Gli investimenti si concentreranno soprattutto sulla rigenerazione urbana e il riuso edilizio. I settori prioritari: turismo e residenziale. «La crisi pandemica - sostiene Catella - evidenzia la necessità di generare un benessere più diffuso e sostenibile. Potremo dare vita a uno dei programmi più straordinari di rifunzionalizzazione eliminando sprechi e riducendo costi». Il fondo punta ovviamente ad un ritorno economico ma la collaborazione con istituzioni, università e la «supervisione» del Coima City Lab - un comitato di indirizzo di cui fanno parte tra gli altri gli architetti Stefano Boeri e Carlo Ratti . farà sì che i progetti possano essere di utilità anche per il settore pubblico. E la trasformazione del quartiere Porta Nuova è un notevole «biglietto da visita».

Parlando del futuro della città il sindaco Beppe Sala ha ammesso di essere «molto preoccupato per i prossimi due anni, saranno difficili» ma «positivo per il lungo termine.

Bisogna riformulare la visione del futuro e se c'è una realtà in Italia che può farlo è Milano. E gli sviluppi urbanistici sono importanti, ma chi fa questo tipo di mestiere deve occuparsi non solo di costruire, deve dare un'idea di città».

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