L'appello dei birrai a Renzi: «Non ti bere il nostro lavoro»

Il settore ha creato 600 impianti e 136mila posti ma è penalizzato dall'aumento dell'accisa al 45%

«Il governo abbassi l'accisa sulla birra». Assobirra affida a Expo l'ennesimo appello al premier Matteo Renzi perché riduca, almeno del 30%, l'imposta sulla bevanda alcolica, l'unica ad essere penalizzata nel settore del food & beverage. E si spera che stavolta il primo ministro accolga la richiesta.

«Il settore della birra ha enormi potenzialità - spiega il presidente dell'associazione degli industriali della Birra e del malto, Alberto Frausin - e può creare migliaia di posti di lavoro tra i giovani. Ma va incoraggiato, non penalizzato in questo modo vergognoso. Non è possibile che la birra sia tanto discriminata». Su un euro di prodotto, il governo si beve 45 centesimi. «Non si può andare avanti così - denuncia Frausin - Non c'è vantaggio per nessuno». E pensare che il settore rappresenta un'occasione imprenditoriale per tanti giovani. Le aziende di birra artigianale in Italia erano 100 nel 2011 ed oggi sono già arrivate a quota 650. Con tutta probabilità meno della metà resterà in piedi ma lo spazio per conquistare il mercato c'è, eccome. «Ad Expo vorremmo ufficialmente far capire che non esiste solo il vino - spiega Frausin - ma che anche la birra è ricca di sfumature, abbinamenti, retrogusti». Tutti d'accordo, tranne il governo. In Lombardia c'è parecchio fermento nel settore. E tre delle multinazionali più grosse hanno sede in regione: Heineken-Moretti, Carlsberg-Poretti e Inbev, produttrice della Beck's. Non solo, oltre a una decina di nuovi iscritti ad Assobirra, esiste un'infinità di microbirrifici che testimonia l'interesse verso luppoli e malto. Piccole realtà che rischiano di morire sul nascere per colpa dell'aumento dell'accisa.

Anche a livello europeo, dove le agevolazioni per i mastri birrai sono molte di più, si sta lavorando per nobilitare la birra. Ieri «The brewers of Europe», che riunisce le associazioni dei produttori di birra di 29 Paesi europei, ha annunciato durante l'assemblea annuale a Expo che gli associati elencheranno volontariamente gli ingredienti e le informazioni nutrizionali, in linea con i requisiti di legge previsti per le bevande analcoliche.

«Quando parliamo di birra - ha detto Filippo Terzaghi, direttore di AssoBirra e membro dell'Executive Committee di BoE - parliamo di un prodotto attento all'ambiente, che si propone per un consumo responsabile e mediterraneo, che crea occupazione grazie agli oltre 600 impianti che danno lavoro a 136mila persone. Ma parliamo anche di un settore che fa fatica a crescere, con una tassazione che penalizza i produttori».

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