É una crisi che non vede via d'uscita quella dell'ippica. Ma le migliaia di lavoratori coinvolti non intendono mollare e così anche ieri sera hanno inscenato una protesta che ha bloccato il pullmann che portava i giocatori dell'Inter al Meazza per la sfida di campionato con il Chievo. Non è la prima volta che accade. Domenica scorsa gli ippici avevano bloccato nei garage dello stadio anche Silvio Berlusconi che si appreastava a seguire la sfida tra Milan e Udinese: «Solo tu puoi salvare 60.000 ippici c'era scritto su uno degli striscioni esposti. «Se chiudiamo, 400.000 cavalli destinati al macello e noi ippici con loro». Ma «Save italian racing» non è nuova a questi blitz tant'è che qualche giorno fa proprietari, allenatori, allevatori e dipendenti dell'Ippodromo milanese del Galoppo e di quello del Trotto avevano bloccato la tangenziale nord di Milano rallentando il traffico. La protesta che continua da mesi anche in altre città italiane chiede che il ministero paghi 50 milioni di euro generati dalle corse degli ippodromi che iul settore attendono da otto mesi. A Milano è scoppiata dopo che ippodromo del Trotto a San Siro, uno degli impianti storici della Penisola, è stato chiuso nei primi giorni di gennaio. E da allora per gli addetti milanesi dell'ippica è notte fonda. Così ieri sera un'altra azione eclatante per attirare l'attenzione su una questione che sembra davvero di difficile soluzione.
Il pullman con i giocatori e lo staff tecnico dell'Inter è stato bloccato alle porte dello Stadio Meazza dai manifestanti che hanno spiegato ai nerazzurri i punti della loro vertenza. Il pullman è rimasto fermo per qualche minuto. E quando all'interno il tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni ha mostrato una maglietta con scritto «Save Italian Racing» dai manifestati è scattato l'applauso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.