Lirico, avanti il Nazionale «Così tornerà la sala di tutti»

Aperte le buste con le offerte economiche per la gestione La Stage entertainment è in vantaggio su Longoni

«Sono dispiaciuto, d'altronde le gare si vincono e si perdono...». Così Gianmario Longoni, ex patron dello Smeraldo, oggi alla guida del Ciak e presidente del Teatro Sistina di Roma commente l'apparente sconfitta per la gestione del teatro Lirico. «Quella con il Lirico è una vecchia storia...» Longoni infatti nel 2005 era a capo di una cordata di imprese che avrebbe dovuto ristrutturare e gestire la sala di via Larga, chiusa dal 1999. Un'impresa finita male tra ricorsi, ripensamenti, critiche e soci evaporati.

Ieri mattina i punteggi assegnati per l'offerta tecnica ed economica tra i due partecipanti al bando di gara lanciato dal Comune per la gestione della sala, lasciano presagire la vittoria dello sfidante di Longoni, la Stage enterteinment, che gestisce il Nazionale.

Nel frattempo Palazzo Marino ha avviato la ristrutturazione della sala, dovrebbero terminare a settembre. Valore: 8,1 milioni di euro per 8mila metri quadrati dedicati alle attività di spettacolo (prevista una sala da 1.500 posti e un palco mobile), mille per attività commerciali, compreso bistrot e un ristorante panoramico con vista sul palco. la ristrutturazione dovrebbe terminare a settembre, dopodiché l'aggiudicatario avrà tre mesi di tempo per sistemare gli arredi.

L'offerta tecnica ovvero la proposta artistico culturale, che vale il 70 per cento del punteggio, dava la Stage enterteinment avanti di 5 punti circa, l'offerta economica decisamente avanti la stage enterteinment. I gestori pagheranno 20mila euro d'affitto il primo anno poi il canone si alzerà.

Entro fine mese comunque la giuria dovrebbe formalizzare il vincitore. Per i primi mesi del 2018 si dovrebbe alzare di nuovo, dopo vent'anni di degrado e abbandono, il sipario.

La vocazione del nuovo Lirico? Ritornare a essere il teatro dei milanesi: aperto dalla mattina alla sera con eventi extra e con spettacoli a prezzi accessibili.

Poliedrica l'offerta della Stage entertainment: «Vogliamo riportare la danza, la lirica in versione pop con spettacoli di facile fruizione e prezzi accessibili a tutti, la musica classica e il jazz, che deve uscire dal circuito dei club - spiega Matteo Forte, managing director della Stage entertainment e futuro direttore artistico del teatro. Ospiteremo spettacoli comici e cabaret, grazie lla consulenza di Renato Pozzetto, danza , prosa e spettacoli internazionali. Sarà un teatro aperto ai giovani, e vivo 7 giorni su 7».

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