È Gabriele. Il primo volo d'occhio sul simbolo grafico scelto dalla diocesi per la visita di Papa Francesco, il 25 marzo 2017, cattura l'immagine di un angelo, giallo e azzurro (guarda). Giustamente: il 25 marzo è il giorno dell'Annunciazione. Un Messaggero divino azzurro come il colore di Maria, giallo e bianco, in quanto i due colori del Vaticano.
Ideata da Adriano Attus, direttore creativo del «Sole 24 Ore» e da Luca Pitoni, designer di «Donna Moderna», l'immagine apparirà sui manifesti inviati in tutte le 1.107 parrocchie della diocesi e a tutte le diocesi lombarde. Saranno appesi durante queste festività natalizie, frutto creaturale del giorno dell'Annunciazione. Il 25 dicembre è esattamente nove mesi dopo il 25 marzo.
«In questa città io ho un popolo numeroso, dice il Signore». La frase, tratta dagli Atti degli Apostoli (At 18,10), e principio di meditazione scelto dal cardinale Angelo Scola, è il motivo verbale che ha ispirato l'immagine stilizzata, composta da elementi geometrici che rimandano ad altre più profonde considerazioni. In alto un cerchio: volto dell'angelo, ma anche simbolo del mondo, della perfetta, circolare ecumenicità della Chiesa mondiale e ambrosiana. E come non vedere in quel cerchio la capocchia di un chiodo, in fondo proprio dentro al Duomo di Milano è conservato uno dei chiodi della Croce, portato da Sant'Elena, madre di Costantino. Il centro del segno illustrativo disegna proprio un Croce e un uomo con le braccia aperte, come deve essere il Santo Padre, chiamato ad accogliere nell'abbraccio del Figlio le intere genti.
In basso le ali dell'angelo, costruite come due grandi mani, le mani del Padre, quelle che un genio come Rembrandt disegnò dando a una mano un connotato maschile e all'altra uno femminile, in un dipinto celebre proprio per la sua spiccata acutezza artistica, quella che la Chiesa nei secoli scorsi ha portato avanti, basta vedere le opere d'arte che custodisce. Il logo dei manifesti della visita papale è semplice, perché deve essere recepito da tutti, principio che nuoce molto all'arte, ma corrobora ciò che definiamo designer.
Nelle ali dell'angelo si intravvede il Duomo con le sue guglie, le montagne di Candoglia da cui il marmo del Duomo proviene e anche l'azzurro del cielo e del mare, spiriti della Genesi che elevano il nostro soffio primigenio. Il Santo Padre arriverà a Milano il 25 marzo alle 8.30 e avrà una giornata ritmata da molti appuntamenti.
Il cuore della sua visita sarà la messa celebrata nel parco di Monza alle 15. Sa di aurora l'immagine per il viaggio Francesco. Un aurora striata anche da una vena di sangue, succo della vite del Signore, come il cerchio tondo è particola e pane.
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