Per un lombardo su tre la religione è un valore

In Lombardia la religione è ancora un valore importante per tante persone. E viene percepita come un cardine da una bella fetta di cittadini: circa uno su tre afferma che la religione è alla base di tutto quello che fa, si dedicano due ore alla settimana in attività legate alla religione.
Il momento religioso centrale per il 12,3 per cento è la messa, per circa altrettanti la religione entra nella quotidianità anche attraverso i rapporti di lavoro (11,8 per cento). Più attenti alla religione gli ultra cinquantenni che ritengono la Chiesa uno dei soggetti prevalenti in città (26 per cento). Emerge dai dati della Camera di commercio di Milano e della Camera di commercio di Monza e Brianza al 2012,tra cui un'indagine su duecento lombardi a maggio 2012 e una su oltre 560 a dicembre 2012. Per Monza e Brianza la messa è centrale tra riti e abitudini dei cittadini (21 per cento), dato più che doppio rispetto alla media lombarda (8,4 per cento). E legata alla religione c'è anche un'attività delle imprese. Sono 480 nel 2012 le aziende italiane specializzate nel commercio di articoli religiosi e arredi sacri, in calo del 2,6 per cento rispetto al 2011. Il 7 per cento si trova in Lombardia. Se tra le province Roma fa la parte del leone con il 12,9 per cento del totale di queste attività, tra le regioni è la Campania a imporsi con cento imprese, una su cinque in Italia.

Tra le prime quindici province ben dieci si collocano al sud: Napoli e Caserta (sul podio insieme a Roma), poi Foggia e Bari, Benevento, Salerno, Avellino, Palermo, Catania e Potenza. La prima lombarda è Bergamo che con undici attività rappresenta il 2,3% del totale italiano.