«Manca il lavoro, non possiamo più chiudere un occhio»La denuncia dei regolari

L'intervento della Guardia di Finanza ha probabilmente disinnescato in tempo una situazione esplosiva che poteva sfociare in aperti atti di violenza. La crisi economica ha infatti acuito le ostilità, mai sopite, tra tassisti abusivi e autorizzati, che già in passato aveva conosciuto momenti di tensione. Ma mai come in questo periodo.
«Negli anni scorsi c'era da lavorare per tutti e alla fin fine più di tanto gli abusivi non davano fastidio» spiega Massimo Campagnolo, presidente del Consorzio Taxi nonché segretario nazionale di Federtaxi-Cisnal. «Con lo scalo a pieno regime, effettuavamoe 900 corse al giorno e se qualcuna veniva presa dagli altri, non era poi un dramma».
Poi una serie di eventi ha portato a una drastica riduzione del giro d'affari. «La prima mazzata è arrivata quando Alitalia ha lasciato Malpensa, la secondo quando molte tratte sono state spostate a Linate. Il colpo di grazia è arrivato poi con il progressivo acuirsi della crisi economica degliultimi due anni e ora il settore è sull'orlo del collasso. Attualmente la media delle corse è ferma a 200 al giorno o poco più».
La contrazione degli affari ha portato all'inasprirsi degli animi e nelle scorse settimane le parti si sono affrontate a brutto muso, spesso sono volati insulti, minacce e qualche volta anche gli sganassoni. «La categoria era in subbuglio e qualcuno stava già pensando a organizzare “ronde” per rispondere alle provocazioni. Prima che la situazione precipitasse ci siamo rivolti alla Guardia di Finanza a cui abbiamo fornito tutta una serie di indicazioni sui luoghi dove agivano gli abusivi, corredate dai numeri di targa».


L'intervento delle Fiamme gialle ha fatto sparire gli abusivi e ora la situazione è tornata sotto controllo. «Ma gli affari sono sempre molto scarsi, molti nostri associati stazionano delle ore prima di fare un viaggio, siamo veramente alla disperazione».

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