Cronaca locale

Ecco la mappa della criminalità di Milano

Un privato cittadino ha ideato una mappa di Milano in cui sono riportati in maniera intuitiva alcuni reati di microcriminalità. Ogni mese ha un colore diverso

Ecco la mappa della criminalità di Milano

Milano ha una mappa intuitiva della microcriminalità e a stilarla è stato un privato cittadino che ha affermato di essersi ispirato alla "Eyes on Russia: The Russia-Ukraine Monitor Map”. Di cosa si tratta lo ha spiegato lui stesso, Andrea Caldarini, ad affaritaliani.it. Il nome di questa cartina cittadina è 'Milano Crime Monitoring' e trae esempio da mappe simili che vengono utilizzate soprattutto in alcune città americane, come per esempio Minneapolis, una delle cittadine con il più alto numero di omicidi al mondo. I crimini vengono aggiornati quasi in tempo reale. Oltre alle vie e ai quartieri del capoluogo lombardo compaiono sulla mappa anche i vari episodi di violenza che vi sono stati in quelle determinate zone.

Centro e periferia sono alla pari

Sulla cartina si può vedere che ogni mese ha un colore di riferimento. Per esempio, gli episodi di microcriminalità di giugno sono verdi. Tra questi si può vedere quello del 24 in cui un dipendente di Atm era stato aggredito a San Donato, nella stazione metropolitana. Quello che preoccupa è rendersi conto, guardando la cartina, che non vi sono quartieri più pericolosi di altri, lo sono più o meno tutti, la differenza è davvero minima tra centro città e periferia. Anzi, proprio nel quadrilatero della moda, Montenapoleone e vie limitrofe, sono soprattutto gli orologi di lusso a essere oggetto di furti. Come si legge nella presentazione, l’idea è nata dalla situazione di insicurezza che sta vivendo Milano.

L'obiettivo della mappa

Caldarini ha spiegato: “Ho voluto creare una mappa che racchiudesse, in maniera grafica e intuitiva, tutte le segnalazioni e le notizie di crimini che avvengono quotidianamente in città, prediligendo la cosiddetta "micro-criminalità" che sta creando una situazione di disagio tra gli abitanti. Ho iniziato a maturare l'idea della mappa dopo i gravissimi fatti di capodanno in Duomo a Milano, ma solo grazie all'aiuto del Main Contributor Rosbeh Thomas Zakikhani è stato possibile costruire un sito per rendere maggiormente fruibile la Mappa".

MilanoCrimeMonitoring nasce come progetto Crownfounding e Open Source e dalla volontà di rappresentare in maniera intuitiva quello che succede giornalmente in città, fornendo uno strumento che raccolga le notizie e segnalazioni dei cittadini, spesso disperse nei social network. Quindi, "MilanoCrimeMonitoring cerca di valutare i sintomi e le cause di Insicurezza percepita nel contesto urbano, tramite segnalazioni e notizie su fonti aperte (che sono comunque sotto esame per identificare in futuro quelle maggiormente autorevoli e verificabili) e non della sicurezza reale, che da dati ufficiali risulta in netto calo da anni".

Un aiuto ai cittadini

Questa mappa "ha un sacco di spunti, al momento è in fase embrionale. Adesso inizieremo una collaborazione con l'associazione Osintitalia”, ha spiegato l’ideatore che per lavoro si occupa di Surveillance Operative & Intelligence Analyst. Attraverso il suo progetto vuole dare "maggiore consapevolezza ai cittadini e un supporto alle istituzioni". Osintitalia è un’associazione, come si legge sul sito, che mette a disposizione professionalità e competenze in materia di Open Source Intelligence, al fine di contribuire alla risoluzione di problemi di interesse sociale e solidale, come la ricerca di persone scomparse, il contrasto alla violenza in rete, il revenge porn e la disinformazione digitale. Caldarini ha tenuto a precisare che questa iniziativa non è nata per sostituirsi alle istituzioni o per reazione alcuna a mancanze da parte delle stesse, ma è sviluppata "per fornire un contributo alle pubbliche amministrazioni e alla società".

Del resto, che Milano sia tutt’altro che sicura era emerso anche dallo studio pubblicato lo scorso ottobre dal Sole 24 Ore in cui la città meneghina risultava essere la meno sicura d'Italia. La città amministrata dalla giunta Sala è quella con il più alto numero di furti ogni 100mila abitanti, soprattutto nei negozi e nelle auto in sosta. Oltre a questo, è settima per violenze sessuali e seconda per rapine in pubblica via. Un terzo posto se lo guadagna per associazioni a delinquere. Ma per Sala e i dem va tutto bene e Milano non ha nessun problema di sicurezza.

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