Il maresciallo si tuffa nell'Adda e salva un suicida: è la terza volta

Ormai per lui è quasi un'abitudine, quando c'è una donna che sta affogando nell'Adda, si getta incurante della corrente, della profondità dell'acqua e del gelo. Ieri mattina con temperature attorno allo zero il comandante della stazione di Trezzo s'è lanciato tra le onde riuscendo a trarre a riva una donna di 70 anni che aveva deciso di farla finita. Come fece già nel 2001, sempre con una donna che stava affogando, e nel 2011 quando salvò un uomo che si era tagliato i polsi.
Una sorta di angelo salvatore, e anche piuttosto rapido, il luogotenente Marco Bennati, 49 anni, sposato, padre di due figlie. Dal 1996 comanda la stazione di Trezzo dove è diventato un specie di supereroe. Nel 2001 appunto si era lanciato nel fiume che attraversa la cittadina riuscendo a salvare una donna che si era buttata dal ponte. Nel 2011 invece era intervenuto a Busnago dove un uomo che si era barricato in casa e reciso i polsi. Il sottufficiale buttò giù la porta con una spallata e gli tamponò le ferite.
Ieri alle 8 era in caserma quando un passante ha chiamato il 112 perché aveva visto una donna dibattersi nel fiume impigliata a un tronco. Il luogotenente è uscito con un suo carabiniere, è arrivato sull'argine, si è legato una corda alla cintura e s'è buttato.

Raggiunta la donna in poche bracciate, ha fatto cenno al militare di tirarli a riva. Qui c'era già ad attenderli un elicottero che ha portato la vittima al San Gerardo, mezza congelata ma viva. Il comandante invece si è asciugato in fretta ed è tornato in caserma per un'altra giornata di lavoro.

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