Maroni: «Concorsi per i lombardi»

La proposta del governatore per dire basta alle graduatorie falsate tra Nord e Sud

Maroni: «Concorsi per i lombardi»

Carlo Maria Lomartire a pagina 3

«L'ennesima porcata del governo contro il Nord». Così il presidente lombardo Roberto Maroni definisce la possibilità concessa ai precari delle regioni meridionali di cambiare graduatoria e accedere a quelle del Nord portando via i posti agli insegnanti qui residenti. Una migrazione mai vista il cui risultato è stato che a Torino ai concorrenti del Sud è andato l'84 per cento dei posti a disposizione, mentre nella scuola primaria di Milano la percentuale ha addirittura toccato il 98 per cento. Tutti i posti fino al 237 sono occupati da chi arriva da fuori regione. Duro Maroni, per cui a questo punto «l'unica via sono i concorsi pubblici regionali».

All'attacco il governatore anche dopo che il Giornale ha denunciato il decreto dei ministeri del Lavoro e dell'Economia con cui si offrono novanta giorni di ammortizzatori sociali in più ai cassintegrati con residenza al Sud, rispetto a colleghi del Nord che magari hanno lavorato con loro fianco a fianco nella stessa fabbrichetta brianzola. Tre mesi in più di mobilità in deroga che sta facendo infuriare tanti disoccupati «nordisti». Per Maroni si tratta soltanto di una «discriminazione territoriale in salsa renziana».

Serrande abbassate e assenza di informazioni. In questi giorni trovare un bar aperto è come partecipare ad una caccia al tesoro, ma meno divertente. Soprattutto a Milano e soprattutto in centro. I turisti sono disorientati. Cosa succederà il prossimo anno con milioni di visitatori in più? Se non si organizzeranno per tempo turni e chiusure, sarà il caos. Confcommercio garantisce che i negozianti faranno tutti gli sforzi necessari, ma il Comune deve garantire incentivi e sgravi fiscali.

Giannino della Frattina a pagina 4

«Mi dispiace è che stavolta non sia stata fatale». Sono le parole di una grafica milanese che in via Massena, sabato, giorno del suo 50esimo compleanno, davanti al padre, ha tentato di soffocare la madre 73enne con la quale non va d'accordo. Ora è agli arresti a San Vittore.

La pedagogista che gestisce il primo asilo milanese aperto 24

ore su 24 promuove i papà: «Non sono solo riunioni e ufficio. Ci sono e partecipano. Ma servirebbe più flessibilità al lavoro». L'«osservatrice speciale» è Anna Podestà, che ha aperto la scuola bilingue per l'infanzia Dada.

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