Botta e risposta, come accade spesso in questi ultimi tempi. O forse solo pretattica perchè ormai tutti respirano il clima delle elezioni. Così Formigoni «cinguetta» su Twitter e Maroni replica. Prima ai microfoni della stampa e poi, lui pure, sui social network dove oggi passano molte (troppe) dichiarazioni dei politici. «Formigoni non se ne vuole andare? Va bene. No comment. Altre domande?». Il segretario del Carroccio ribatte, sorride e fa un po' di ironia con giornalisti che lo incalzano alla fine di un incontro tra i militanti a Chiavari. Replica al presidente della Lombardia che poche ore prima aveva «tuittato» la sua sul pacchetto per lo sviluppo: «Vera angoscia per l'Italia è la perdita di posti di lavoro. Inaccettabile il livello di disoccupazione. Mercoledì il Governo vari un piano credibile per la crescita». E poi il messaggio, neanche tanto cifrato alla Lega: «Caro Maroni, te l'ho già detto e lo ripeto: resterò presidente della Lombardia fino al 2015. Ma senza rinunciare a fare politica su scala nazionale». Punto. Ma non a capo. Infatti l'ex ministro dell'interno vuol dire l'ultima parola. Prima a Formigoni: «Resta? Va bene, va bene, tutto ok».
E poi sulle alleanze: «Parlarne adesso non m'interessa. Voglio arrivare alle elezioni con una Lega forte, e non mi preoccupa andare da solo. Tutte le volte che la Lega si è presentata da sola ha preso molti più voti». Chissà cosa resterà di tanto «cinguettare»...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.