Il più copiato è il parmigiano reggiano, ma la falsificazione alimentare colpisce anche il gorgonzola, i vini, i salumi, l'olio e la polenta. La battaglia per il made in Italy (e in Lombardia) è stata esportata in Francia dal presidente della Regione, Roberto Maroni, nel suo World Expo Tour che ieri ha toccato Parigi. Maroni ha incontrato il commissario generale per il Padiglione francese, Alain Berger, che ha espresso la condivisione da parte francese al documento anti contraffazione promosso dalla Regione. «Quella contro la contraffazione alimentare è una battaglia non solo nell'interesse dell'industria agroalimentare, ma di civiltà - dice Maroni -. Non mi aspetto che l'India o la Cina sottoscrivano il nostro protocollo anti contraffazione, ma sarebbe bello che lo facesse l'Unione europea. E ci sono tutte le condizioni per farlo».
Intanto è stato firmato in Vaticano il protocollo di partecipazione della Santa Sede a Expo 2015 «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita». Al Padiglione collaboreranno anche la Cei e la Diocesi di Milano. Il tema sarà «Non di solo pane», per evidenziare «la dimensione interiore, religiosa e culturale che tocca la persona e le sue relazioni», come ha spiegato il cardinale Gianfranco Ravasi, commissario della Santa Sede.
Maroni a Parigi firma un patto per difendere i cibi dai copioni
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.