Maroni riporta il Carroccio sulla strada di Forza Italia

Salvini pensa a una Lega che corre in solitaria? Il governatore invece apre agli alleati: «Spero nell'accordo, siamo nel centrodestra». Gelmini: «Lombardia faro dei moderati»

Maroni riporta il Carroccio sulla strada di Forza Italia

Lega e Forza Italia insieme. A rilanciare l'alleanza è soprattutto il presidente della Regione, Roberto Maroni, che è stato eletto e governa grazie a una coalizione di centrodestra che va da Forza Italia e Lega fino alle liste civiche e a Ncd. «Spero che l'accordo tra Forza Italia e Lega si faccia perché, al di là di tante differenze e distinguo, facciamo parte del centrodestra» dichiara Maroni a Radio anch'io , sottolineando che la Lega ha dato «pieno mandato» a Matteo Salvini per discutere l'intesa tra Lega e Forza Italia.

Si parla del Veneto, ma è chiaro che gli equilibri e le relazioni tra i due partiti hanno una ripercussione immediata anche sul presente della Lombardia e sul futuro di Milano. E l'assist è raccolto subito dalla coordinatrice regionale azzurra, Mariastella Gelmini. «Bene Maroni. Lombardia faro dei moderati italiani. Centrodestra unito obiettivo di Forza Italia» scrive Gelmini su twitter , d'accordo con Maroni per un rilancio dell'intesa messa alla prova da anni di governo comune. «Vogliamo rimanere distinti, in un'ottica di autonomia» puntualizza subito Gelmini, che tiene a sottolineare le differenze programmatiche tra Lega e Forza Italia.

Ciò che a livello nazionale è dibattuto e contestato ( Il Mattinale di Renato Brunetta dichiara la sua contrarietà a un asse di centrodestra con la Lega), a Milano e in Lombardia sembra un destino ineluttabile. Anche Giulio Gallera, segretario cittadino azzurro, sottosegretario in Regione, e aspirante candidato alla poltrona di sindaco, non mette in discussione l'alleanza: «Il nostro obiettivo è tenere insieme il mondo che si contrappone a Pisapia. E il nostro rapporto con la Lega è strategico». Gallera propone anche di ricorrere ai cittadini per scegliere il candidato più adatto: «Visto il grande fermento che vi è all'interno del centrodestra con grandi personalità che arrivano anche da Ncd e Fratelli d'Italia, le primarie sarebbero il modo migliore per fare sintesi». Nicolò Mardegan, coordinatore cittadino di Ncd, conferma la sintonia: «Il nostro modello è il governo del centrodestra in Regione, confermato dal presidente Maroni».

L'obiettivo di ritrovare iniziativa politica è ancora vivo, nonostante le indubbie difficoltà identitarie che Forza Italia vive a Milano e in Lombardia, soprattutto a causa del pressing che arriva dalla Lega e del presenzialismo di Matteo Salvini, che ruba la scena agli alleati di Forza Italia, oggi nuovamente anche sul terreno milanese. «Mi piacerebbe tantissimo candidarmi a sindaco di Milano» le ultime dichiarazioni di Salvini (ieri mattina). Il leader dei leghisti, nonostante le ambizioni romane che ormai da tempo non nasconde, si mantiene in panchina anche per la corsa a Palazzo Marino. Se le sue siano intenzioni serie, una concreta volontà di corsa oppure desiderio di occupare spazio politico, potrà dirlo solo il tempo.

Nell'attesa, Salvini non cede posizioni e alla Telefonata su Canale 5 non esclude un'alleanza con Forza Italia («dipende dai progetti») ma soprattutto sottolinea l'asse con Fratelli d'Italia: «Su molte cose la pensiamo allo stesso modo». Un modo di mettere in angolo i centristi di Angelino Alfano, puntando a un'alleanza fortemente caratterizzata a destra.

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